Università di Verona: un corso di laurea su innovazione e sostenibilità alimentari

Il primo corso di laurea triennale professionalizzante dell’Università di Verona: più di 30 aziende disponibili ad accogliere tirocinanti.

Nasce il primo corso di laurea professionalizzante dell’università di Verona in “Innovazione e sostenibilità nella produzione industriale di alimenti” (Ispia). Tra le novità della nuova offerta formativa del prossimo anno accademico, questa laurea di tre anni punta a formare una nuova figura professionale, orientata a rinnovare il processi e i prodotti alimentari, seguendo la sostenibilità economica, ambientale e sociale.

In questi anni le persone sono diventate più esigenti e attente a quello che mangiano: le attività di ricerca condotte negli ultimi anni a Verona, in collaborazione con numerosi attori della filiera alimentare, si concentrano, in particolare, sulla progettazione e sviluppo di nuovi prodotti sicuri, sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Venendo incontro anche a queste richieste, l’università ha dato il via al corso di laurea Ispia, accessibile tramite test programmato, che potrà accogliere fino ad un massimo di 35 studenti. Sono inoltre attualmente previste specifiche borse di studio per gli studenti iscritti al corso.

Per i tirocini disponibili più di 30 imprese che operano a livello nazionale e internazionale.

“Grazie all’alta specializzazione della laurea”, spiega il referente del nuovo corso Fabio Favati, docente di scienze e tecnologie alimentari, “studenti e studentesse verranno formati per diventare figure professionali da subito inquadrabili nelle realtà aziendali, con un’elevata competenza operativa e le capacità necessarie per affrontare attività progettuali di media-alta complessità. In quest’ottica, il percorso triennale adotterà metodi formativi orientati “all’imparare facendo” e “all’imparare riflettendo” per arrivare “all’apprendimento cooperativo”, ovvero approcci in cui le esperienze di laboratorio e di tirocinio, nonché di lavoro in gruppo, hanno una notevole importanza”.”.

Attualmente sono più di 30 le imprese operanti a livello nazionale e internazionale che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare i tirocinanti e le tirocinanti del nuovo corso di laurea dell’ateneo, fra cui si annoverano, tra le più conosciute, Agriform, Aia, Asiago food, Boschetti, Cameo, Centrale del latte di Brescia, CocaCola Hbc, Colussi, Dal Colle, Eurospin, Morato pane, Rana, Sterilgarda, Trentingroup, Zorzi, Zuegg.

Un’ampia scelta di sbocchi lavorativi.

Per conseguire il titolo, nel corso dei tre anni di studio studenti e studentesse dovranno acquisire un totale di 180 crediti formativi affrontando 20 esami organizzati in quattro aree principali: discipline di base, discipline specifiche di base dell’ambito alimentare, discipline utili alla progettazione e sviluppo di processi e prodotti alimentari e discipline di ambito economico gestionale e legislazione. A queste materie si aggiungeranno poi esercitazioni, esperienze laboratoriali, seminari e workshop con tecnici di alto livello operanti nell’ambito delle industrie alimentari. Elemento chiave della formazione sarà infine il tirocinio, che sarà svolto presso importanti aziende partner e costituirà poi la base della tesi che dovrà essere discussa per conseguire la laurea.

Le conoscenze e competenze acquisite consentiranno a laureati e laureate di valutare e gestire il sistema processo-prodotto tenendo conto di tutti gli elementi della filiera di realizzazione di un alimento, con particolare attenzione a sostenibilità, qualità, sicurezza e aspetti nutrizionali. Grazie al percorso di studi, i laureati potranno accedere ad un’ampia varietà di sbocchi lavorativi.

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