Migranti, in prefettura tre tavoli per l’emergenza: “Accoglienza, lavoro e casa”

In prefettura tre tavoli per rafforzare il sistema di accoglienza dei migranti a Verona.

Con gli arrivi dei migranti assegnati alla provincia di Verona nel quadro del piano nazionale di riparto in costante aumento, il prefetto Donato Cafagna ha convocato una riunione straordinaria del Consiglio Territoriale per l’immigrazione con l’obiettivo di “rafforzare e ampliare la rete di accoglienza dei Centri Straordinari (CAS) gestiti dalla Prefettura e dal Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) di competenza degli Enti locali”.

Ad oggi sono 117 i CAS in provincia che accolgono 89,12% degli immigrati contro i 3 progetti SAI che ospitano solo  il 10,88 %. Necessario, quindi, “ampliare la disponibilità di posti nell’ambito della locale rete SAI dei Comuni, sia al fine di far fronte al trend in aumento degli arrivi sia per riequilibrare il sistema provinciale di accoglienza dei migranti, tenuto conto che i CAS, per espressa previsione normativa, garantiscono la prima provvisoria assistenza mentre l’accoglienza andrebbe assicurata nelle strutture del SAI”.

Questione alloggi.

Sotto il profilo dell’autonomia abitativa degli immigrati, è stata condivisa “l’esigenza di costruire percorsi di supporto e accompagnamento in favore dei cittadini stranieri presenti e attivi sul territorio che faticano a trovare idonee soluzioni alloggiative. Accanto alle disponibilità rinvenibili nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, sono emerse esperienze di housing sociale, gestite e finanziate privatamente e destinate a cittadini stranieri usciti dal circuito dell’accoglienza, che possono essere ulteriormente implementate”.

Lavoro.

Altro obiettivo è quello di “potenziare le azioni tese a favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, anche replicando o estendendo esperienze virtuose già sperimentate in questo o in altri ambiti provinciali. In particolare, si tratta, da un lato, di far emergere le competenze lavorative già esistenti tra i cittadini stranieri attivi, dall’altro di sviluppare capacità e abilità in linea con le richieste del mercato del lavoro, attraverso mirate opportunità formative”.

I tre tavoli per affrontare l’emergenza migranti a Verona.

Alla luce di quanto sopra si è deciso quindi di costituire tre tavoli operativi coordinati dalla Prefettura sui temi dell’accoglienza dei richiedenti asilo, dell’abitare post-accoglienza, del lavoro, ai quali contribuiranno  la Regione, la Provincia, i Comuni, a partire dal capoluogo, la Caritas Diocesana,  la Direzione Territoriale del Lavoro, l’Ufficio Scolastico provinciale, la Camera di commercio, le Associazioni di categoria e datoriali, i sindacati, gli Enti bilaterali  il Cir Onlus, il Cestim,  le altre realtà del volontariato sociale attive nell’ambito dell’assistenza ai migranti.

Mancano 200 posti.

“Già nei prossimi giorni – ha dichiarato il prefetto – partiranno i lavori dei tavoli, tenuto conto che le ultime procedure negoziate di gara per 200 posti sono risultate, finora, infruttuose nonostante la rimodulazione degli importi a base d’asta. Occorre – ha proseguito –  elaborare strategie e soluzioni condivise  con l’obiettivo di assicurare un più rapido turn-over nei CAS incrementando le disponibilità di posti destinati all’accoglienza e promuovendo l’integrazione socio-territoriale e l’autonomia abitativa degli immigrati già presenti sul territorio”.

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