A Verona ci si sposa meno, ma il turismo matrimoniale regge: una coppia su cinque viene da fuori

Matrimonio e turismo: Verona, la città di Giulietta e Romeo, è tra le destinazioni preferite dagli sposi di tutto il mondo.

Verona, la città di Giulietta e Romeo, è la destinazione preferita per chi desidera celebrare il matrimonio nella città dell’amore e fare del turismo. I giorni più gettonati sono il sabato e il giovedì, quest’ultimo riservato alle cerimonie civili in alcune delle sedi proposte da “Sposami a Verona“.

Nel 2023, nel Comune di Verona, si sono celebrati 747 matrimoni, registrando una leggera diminuzione del 5,8% rispetto all’anno precedente. Invece c’è un incremento del 2,8% rispetto al 2021, che segna il superamento della crisi pandemica che ha influenzato molte coppie.

Il 66,7% dei matrimoni nel Comune è stato celebrato con rito civile. Dato che mantiene invariato il trend rispetto all’anno precedente (69,1%) e in linea con i dati pre-pandemici.

Verona supera leggermente la media nazionale (56,4% nel 2022), grazie al cosiddetto “turismo matrimoniale” che attira numerose coppie, soprattutto per matrimoni civili. Il nostro paese continua ad essere una meta allettante per cittadini stranieri, soprattutto provenienti da paesi sviluppati, desiderosi di celebrare il loro amore nel suggestivo scenario italiano.

Turismo matrimoniale.

Verona viene scelta come luogo elettivo per la celebrazione nuziale da 148 coppie (pari al 19,8% delle celebrazioni nel 2023; erano 156 nel 2022 su 793 matrimoni), di cui il 26% proveniente dall’estero (38 coppie principalmente da Germania, Inghilterra, Belgio, Francia, Stato del Vaticano e Principato di Monaco), mentre il 74% da altri comuni italiani.

L’età media degli sposi non residenti è di quasi 39 anni per gli uomini e 36 per le donne. Ciò significa che a Verona circa il 20% dei matrimoni celebrati riguarda sposi non residenti, provenienti da altri Comuni italiani o dall’estero. 

Indipendentemente dalla residenza degli sposi, nel 2023 i matrimoni celebrati a Verona fra cittadini entrambi stranieri sono stati 63, pari all’8,4% del totale. I Paesi di cittadinanza degli sposi sono in prevalenza Germania e Nigeria (entrambi al 12,7%) seguiti dalla Romania con il 10,3%. 

Nel 2023 il 58,4% delle celebrazioni è avvenuta fra sposi entrambi residenti a Verona. Il 13,6% fra coppie residenti in altri Comuni italiani e il 5,1% fra residenti all’estero. Tra coloro che sono entrambi residenti nel Comune di Verona dominano le cittadinanze romena per il 25,0%, moldava 12,5%, srilankese e marocchina con il 6,8%

Fra le coppie in cui entrambi i coniugi sono residenti all’estero prevalgono i tedeschi con il 26,9%, seguono con il 21,2% gli inglesi e con il 7,7% i francesi. 

Tra le coppie che hanno un coniuge residente nel Comune e l’altro residente all’estero o in altro Comune italiano, le cittadinanze sono diverse a seconda del genere: fra gli sposi il 14,3% è nigeriano, l’11,4% è albanese e l’8,6% a pari merito marocchino, colombiano e dominicano; fra le spose il 10,9% è a pari merito russa e brasiliana, seguono con l’8,7% a pari merito marocchina e nigeriana e con il 6,5% a pari merito albanese e moldava.

Matrimoni dei residenti a Verona.

Per quanto riguarda invece i residenti nel Comune di Verona, su una popolazione di oltre 257.000 abitanti, i matrimoni complessivi nel 2023 sono stati 966, di cui 367 (38 per mille, ovvero 4 matrimoni ogni 1.000 residenti) hanno scelto di dire sì fuori Verona. 

Il calo dei matrimoni e l’innalzamento dell’età media complessiva, che oggi sfiora i 40,7 anni (38,9 per le donne e 42,5 per gli uomini), è dovuto a numerosi fattori tra cui allungamento del percorso formativo, le difficoltà legate all’ingresso nel mondo del lavoro e la precarietà del lavoro stesso sono tra le principali cause della posticipazione dell’uscita dalla famiglia di origine, con conseguenze anche sul rinvio delle nozze.

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