Verona riprende il dialogo con la città di Pola nel 40° anniversario del gemellaggio

Gemellaggio Verona-Pola. Attività comuni, progetti e interscambio scolastico da mettere in atto dopo lo stop della pandemia.

Dopo il Covid, si riallacciano i rapporti tra Verona e la gemellata Pola, per tracciare una strada con obiettivi basati su temi comuni, come l’Arena, presente nelle due città, l’interscambio scolastico ed economico. Il consigliere comunale delegato alle politiche europee Giacomo Cona ha incontrato il vicesindaco Bruno Cergnul.

Un momento di confronto per rinsaldare i rapporti tra le due realtà, legate da un gemellaggio quarantennale sancito dai sindaci delle due città, Gabriele Sboarina e Josip Kolìc il 6 aprile 1982, il terzo più vecchio della città dopo quelli con Monaco e Nimes, città francese anch’essa accomunata dalla presenza di un anfiteatro romano.

Pola è la prima città gemellata che Verona accoglie nell’Amministrazione Tommasi”, ha esordito Cona. “Siamo molto contenti di continuare a coltivare un rapporto di amicizia tra città e popoli che va avanti da ormai 40 anni. Molto importante sarà lavorare insieme sulla progettazione europea, sui rapporti con l’Unione Europea, e su quelli che sono i finanziamenti per città gemellate. Costruire insieme proposte e progetti concreti. Fondamentale sarà anche lo scambio scolastico, per raccontare ai giovani la storia che accomuna i due popoli”.

Lo scambio scolastico un’opportunità per i giovani di confrontarsi.

Tutti temi trattati durante l’incontro, un insieme di intenti per raggiungere obiettivi culturali ed economici a 360 gradi, coinvolgendo gli studenti così come le realtà imprenditoriali.

“Riteniamo importante cogliere l’opportunità di questo incontro”, ha detto Cergnul. “Vogliamo ripristinare tutto quello che abbiamo perso in questi due anni di pandemia, e siamo aperti a intavolare qualsiasi discorso. Sarà importante sviluppare un gemellaggio tra le scuole, i nostri ragazzi hanno la necessità di potersi confrontare e scambiare esperienze. Durante il Covid i ragazzi non sono potuti venire in Italia a fare le solite gite, due anni persi, perché non hanno visto l’Italia, che è parte di loro ma ai quali manca un po’ l’orgoglio di essere italiani. Un altro settore sul quale cooperare dovrà essere quello alimentare e agrituristico, perché l’Istria negli ultimi anni ha fatto passi da gigante nella produzione di olio e vino”.

Al termine dell’incontro il consigliere Cona ha donato una stampa storica dell’Arena, il gagliardetto della città e il libro “Anfiteatri Verona e Pola un confronto fra due realtà storiche”, ricevendo dal vicesindaco Cernul una bottiglia di vino e una di olio prodotte nel territorio istriano.

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