L’orto 4.0 alla Fieragricola di Verona. Coldiretti: “Droni e robot in 6 aziende su 10”

L’analisi di Coldiretti alla Fieragricola di Verona: “Un milione di ettari di campi coltivati coinvolti dalla nuova ventata di agricoltura 4.0”.

Dai droni ai robot, dai sensori ai gps, l’agritech spopola in Italia: è quanto emerge da una analisi di Coldiretti diffusa in occasione della Fieragricola Tech di Verona, al Palaexpo dove è stato inaugurato l’orto 4.0. Il cambiamento climatico ha infatti spinto oltre sei aziende su dieci ad adottare almeno una soluzione di agricoltura innovativa, per salvare le spese e aumentare la produttività.

“Secondo l’ultimo rapporto dell’osservatorio Smart Agrifood“, sottolinea Coldiretti, “il valore del mercato dell’agritech è cresciuto nel giro di cinque anni del 1500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi. Tra le formule più utilizzate dalle imprese innovative c’è l’informatizzazione dell’azienda attraverso software di gestione, sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole, servizi di mappatura e di coltivazioni e terreni, sistemi di monitoraggio di coltivazioni e terreni e sistemi di supporto alle decisioni.

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di quasi un milione di ettari a livello nazionale pari al 6% della superficie totale ma esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei big data analytics e del cosiddetto “Internet delle cose“.

“Le nuove generazioni guidano il cambiamento”.

“La tecnologia digitale”, continua Coldiretti, “è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con il 53% dei consumatori che cerca spesso informazioni al momento dell’acquisto, dal sito internet del produttore al qr code fino alla realtà aumentata”.

Un cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata. “Un gap insopportabile che penalizza le imprese agricole” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “vogliamo portare lo sviluppo tecnologico a tutte le aziende anche tramite il fondo da 225 milioni di euro inserito nella legge di Bilancio che potrà essere sfruttato per voucher all’innovazione”.

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