Verona, gioco d’azzardo in crescita. E quasi 2mila imprese a rischio usura

Dal 2021 si è registrato un aumento dei fenomeni di usura e gioco d’azzardo, legato anche ai cambiamenti sociali e alla crisi economica.

Perdita del lavoro, aumento esponenziale del costo della vita, il lockdown e la dipendenza dal gioco d’azzardo: Verona fa i conti con l’usura e il gioco d’azzardo, fenomeni sempre più presente nel territorio, con numeri in preoccupante crescita. Il gioco d’azzardo ha avuto una spesa di quasi 900 milioni di euro nel 2021. L’ufficio Antiusura e l’amministrazione invitano le persone coinvolte a confrontarsi per capire come difendersi.

I dati dell’ufficio Antiusura, che dal 2006 tiene monitorata la situazione, confermano infatti un aumento, legato anche ai cambiamenti sociali e alla crisi economica. Per questo sono molti i servizi messi a disposizione dei cittadini per contrastare il fenomeno, come la consulenza (durante il Covid svolta telefonicamente e online), la formazione e l’informazione con incontri che coinvolgono enti, istituzioni e scuole, sulla pericolosità di andare in sovra indebitamento e di contrarre prestiti di somme di denaro dal sistema illegale, oppure nel convincimento che possa essere facile vincere somme di denaro ricorrendo alla pratica del gioco d’azzardo, che a Verona e Provincia lo scorso anno ha fatto registrare una spesa alquanto elevata.

Gioco d’azzardo, sale giochi ed esercizi commerciali.

Alcuni giochi si possono fare solo in presenza fisica, come le macchinette A.W.P. cosiddette Slot, collocate in bar, tabaccherie, edicole, ecc., e le macchinette V.L.T. (video lotterie telematiche) collocate esclusivamente in sale giochi. A Verona ci sono 22 sale giochi, con 296 macchinette e 250 esercizi commerciali con 1.083 macchinette AWP.

Un altro dato rilevante riguarda le 55 possibilità di gioco dei “gratta e vinci”. Dai dati forniti dalle “lotterie nazionali” a Verona sono stati distribuiti 7.314.655 tagliandi per un totale di 42.919.800.

Importante dunque è non tacere, è l’appello fatto dal Comune, ma denunciare eventuali situazioni di usura per non rischiare interessi annuali richiesti che vanno dal 120 fino addirittura al 700 percento. A Verona attualmente sono state fatte 10 denunce, un numero comunque alto rispetto agli anni passati. A questo si aggiunge l’indagine condotta dall’associazione Artigiani e piccole imprese di Mestre C.G.I.A. che, a giugno 2022, ha riscontrato 1747 imprese a rischio usura.

Importanti le campagne di informazione a scuola e in famiglia.

“E’ stato notato che, a causa della crisi economica e alle difficoltà che ci sono, è aumentato il numero delle persone che si rivolgono all’illegalità e di conseguenza all’usura”, ha detto l’assessore al bilancio Michele Bertucco. “A questo poi si aggiunge anche un incremento dei soldi spesi ai giochi d’azzardo, per un volume di milioni di euro. Per questo si cerca di fare informazione nelle scuole e nelle famiglie riguardo a questo dramma sociale causato da varie cause”.

“L’usura da sempre è presente sul nostro territorio, e ultimamente si è rafforzata”, ha sottolineato il responsabile dell’ufficio Antiusura Verona Damiano D’Angelo. Invitiamo le persone coinvolte a venire da noi in Comune, perché se ne può parlare. Se poi vorranno fare denuncia, si procederà. E’ inoltre fondamentale far sapere che dall’usura si può uscire senza rischi fisici, quelli riguardano l’estorsione. Le 10 denunce in corso, da reputarsi comunque un successo rispetto ai numeri bassissimi del passato”.

Per informazioni è possibile consultare la pagina dell’Ufficio Antiusura sul sito del Comune oppure chiamando lo 0458077088 o scrivere una email a ufficioantiusura@comune.verona.it

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