Case Agec di Verona, scattata la rimozione delle auto abbandonate

Verona, prime rimozioni delle auto abbandonate dalle case Agec.

Sono iniziate questa mattina in via Galilei a Verona le prime rimozioni coattive di veicoli abbandonati negli spazi condominiali delle case Agec e diventati nel tempo non solo rottami inservibili, ma veri e propri rifiuti pericolosi. Si tratta di quattro auto e una moto, per le quali si è concluso tutto l’iter organizzativo e operativo che consente ora il prelievo e la demolizione. Altre 17 tra auto, furgoni e scooter erano già stati rimossi dai rispettivi proprietari nel corso dei mesi.

La procedura è stata avviata a seguito della sottoscrizione di un accurato protocollo tra Agec, Direzione Ambiente e polizia locale di Verona per riuscire a liberare i cortili da veicoli di cui i proprietari non sono stati in grado di occuparsi o dei quali si sono disinteressati, peggiorando di fatto le condizioni condominiali. A questo primo intervento sono intervenuti l’assessora alla Sicurezza Legalità e Trasparenza Stefania Zivelonghi, l’assessore all’edilizia popolare Federico Benini e la presidente di Agec Anita Viviani.

“Abbiamo adottato una linea operativa rigorosa ma improntata alla massima tutela -commenta l’assessora Zivelonghi – che magari ha contribuito a dilatare un po’ le tempistiche rispetto alle iniziali aspettative, ma che ci permette di raggiungere diversi obiettivi: anzitutto la tutela dei condomini, messi a disagio dalla situazione, e la pulizia degli spazi. In secondo luogo la relazione con gli stessi proprietari dei veicoli, persone spesso in difficoltà che dovevano essere messe nelle condizioni di capire il procedimento avviato ed intervenire dove possibile. Infine, non meno importante, la tutela dei funzionari pubblici coinvolti che si sono occupati di accertamenti, verifiche, ricerche di persone ed eredi nonché di tutti gli aspetti amministrativi, fino ad arrivare alla materiale distruzione dei veicoli”.

Sono 60 i veicoli censiti.

Sono 60 i veicoli inizialmente censiti da agenti di polizia locale e tecnici Agec, in sosta in otto grandi complessi cittadini situati nei vari quartieri: dal Saval a Borgo Roma, dal Porto S. Pancrazio a borgo Milano. Terminata l’attività di verifica sono stati avviati gli accertamenti sui proprietari: se alcuni sono magari ancora presenti nei condomini, quindi raggiungibili, altri sono risultati irreperibili, trasferiti o anche deceduti. Di qui la necessità di ulteriori approfondimenti, per la ricerca di eredi o amministratori di sostegno con i quali rapportarsi

Un’ulteriore difficoltà è stata generata dal fatto che numerosi veicoli erano gravati da fermi amministrativi, iscritti sia da Solori che da altre società di riscossione, rendendo così impossibile l’avvio del procedimento amministrativo finalizzato, una volta giunto al termine, anche alla rimozione coattiva. Gli addetti dei vari uffici hanno collaborato pertanto per agevolare la rimozione di questi provvedimenti permettendo così lo smaltimento da parte del proprietario o l’avvio del procedimento amministrativo in caso di sua inattività. Poiché ciascun veicolo genera una posizione particolare e singola, nelle prossime settimane matureranno i termini per effettuare altri prelievi.

“Decoro e agibilità dei complessi condominiali”.

“Ringrazio il personale Agec per l’intenso lavoro con cui contribuisce a garantire decoro e agibilità dei complessi condominiali – ha detto la presidente Viviani -. I passaggi per liberarli dai veicoli abbandonati non sono infatti pochi né semplici né tanto meno economici per l’azienda. Le procedura burocratiche vengono svolte congiuntamente e in condivisione con la polizia locale e la Direzione Ambiente del Comune di Verona mentre le spese di custodia, demolizione e smaltimento dei relitti, compresa la cancellazione di eventuali gravami fiscali, amministrativi o finanziari, sono interamente a carico dell’azienda. Un lavoro che va sicuramente a beneficio degli inquilini e della stessa azienda, che fa pulizia “a casa propria”, ma aiuta anche il resto della città e della comunità veronese bonificando eventuali grumi di degrado.”

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