Canone di affitto ribassato per gli inquilini Agec e Ater più in difficoltà

Verona, canone di affitto ribassato per gli inquilini Agec e Ater.

Sono circa 3 mila le famiglie veronesi inquiline di Agec e Ater che nei prossimi mesi pagheranno l’affitto in forma molto ridotta. Ciò grazie all’iniziativa del Comune che, in sinergia con Agec e Ater, provvederà ad alleggerire il canone di affitto di un importante numero di inquilini che vivono in alloggi di edilizia residenziale popolare e convenzionata, famiglie già seguite dai Servizi sociali e che risentono maggiormente del rincari prezzi legato all’emergenza energetica.

Per fare fronte a tale situazione e dare un supporto concreto ai cittadini nel pagamento del canone di affitto, l’amministrazione ha deciso di stanziare 764.750 euro, che saranno versati ad Agec ed Ater come supporto economico da destinare ai loro inquilini.

Beneficeranno del sostegno circa 3 mila famiglie. Tali nuclei non riceveranno nessun contributo ma semplicemente si vedranno applicare una tariffa più bassa senza dover fare nessuna domanda aggiuntiva. E’ infatti il Comune a farsi carico del ‘buono’ a favore dei cittadini, che verranno informati direttamente da Agec e Ater dell’iniziativa, con una comunicazione personalizzata.

L’iniziativa di Agec.

Non solo. Anche Agec si sta attivando direttamente per sostenere e supportare le famiglie incluse nelle fasce più deboli ed economicamente svantaggiate della popolazione veronese. Tra qualche giorno infatti il consiglio di amministrazione decreterà un intervento economico di 320 mila euro che andrà a sostegni di famiglie che vivono in alloggi di edilizia residenziale popolare con Isee inferiore ai 6 mila euro.

Le somme provengono, per la parte del Comune, principalmente dal Fondo Nuove Povertà, istituito nel 2017, che destina al progetto il ricavato della vendita dei biglietti extra lirica che, per ogni serata, gli organizzatori mettevano a disposizione gratuitamente  del Comune. Agec preleva invece la somma dal fondo sociale previsto da specifica legge regionale che permette all’azienda di accantonare nel proprio bilancio una quota derivante dal canone di affitto.  

I commenti.

“L’obiettivo dell’intervento è quello di agire in maniera immediata e mirata a favore di famiglie che si trovano in situazione economicamente svantaggiata e che la crisi attuale rende ulteriormente difficile – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Pensiamo che ridurre di non poco il canone di affitto sia un modo concreto di alleggerire le famiglie, che nei prossimi mesi, grazie all’intervento del Comune, si vedranno arrivare canoni molto ridotti. Ringrazio Agec e Ater per la preziosa sinergia, ricordo che l’iniziativa è possibile grazie alle risorse del Fondo Povertà, che si alimenta con la vendita dei biglietti extra litica che un tempo erano distribuiti gratuitamente agli amministratori”.

“Anche Agec si sta attivando in modo diretto per dare un aiuto concreto- ha aggiunto la presidente di Agec Anita Viviani-. Lo fa utilizzando il fondo sociale previsto da apposita legge regionale che prevede l’accantonamento di un fondo che deriva dagli affitti delle case erp e che quindi può essere redistribuito solo agli inquilini delle medesime case. L’intervento del Comune è importante perché ci premette di raggiungere anche gli inquilini in case con canone convenzionato, evitando cosi diseguaglianze sociali tra cittadini che hanno le stesse necessità. L’intervento economico sarà deliberato nel consiglio di amministrazione del 20 dicembre, utilizziamo circa la metà del fondo, il rimanente contiamo di destinarlo a nuovi aiuti per il 2023”.

“Ringrazio il Comune di Verona per aver colto l’appello di un intervento straordinario a favore degli assegnatari Ater per quelle fasce di reddito più fragili – aggiunge il presidente dell’Ater della Provincia di Verona Matteo Mattuzzi -. Si tratta di assegnatari in edilizia sovvenzionata con fascia Isee inferiore a 15.000 euro e in particolare 292 famiglie in fascia Isee inferiore ai 6.000 euro e 598 famiglie in fascia Isee tra i 6.000 ed i 15.000 euro. Un totale di 890 famiglie per un intervento complessivo di 296mila 200 euro. I nuclei famigliari più fragili, con Isee inferiore a 15mila euro, in provincia sono 2.194 che aggiunti a quelli nel Comune di Verona arrivano a 3.084”.

Note sull'autore