Oltre 60 ragazzi al campo scuola che insegna come diventare alpini

Sul Baldo per il campo scuola degli alpini di Verona: un’esperienza tra le montagne e la natura senza smartphone, social e wi-fi.

Lezioni di “alpinità” per 66 giovani, ragazze e ragazzi, non solo veronesi ma anche da fuori provincia e regione, dai 16 ai 21 anni che a Camposilvano hanno partecipato al Campo scuola organizzato dagli alpini di Verona: uno dei 10 circa che si stanno svolgendo quest’estate in tutta Italia.

A questa opportunità di due settimane, l’Ana Verona ne ha aggiunta un’altra. È il Campus giovani – #Scendoincampo con la protezione civile che si è svolto a Ronco All’Adige. Qui, hanno partecipato 33 giovani, anche in questo caso sia femmine che maschi per un periodo intenso in cui hanno scoperto come lavora e in quanti gruppi e nuclei è articolata la protezione civile.

“Sono stati giorni che hanno lasciato molto anche a noi veci. L’entusiasmo e la partecipazione con cui i nostri bocia, ragazze e ragazzi, hanno affrontato il campo e le attività proposte – dalle marce in montagna alle serate con i fisarmonicisti e i cori alpini, dai rocciatori ai droni alle esercitazioni con le unità cinofile – ci dimostrano che questa è la strada giusta. Ci hanno insegnato che, se coinvolti ed aiutati in percorsi di vita “non social” si può arrivare davvero in alto e ottere i risultati straordinari che abbiamo vissuto in questi giorni”, è intervenuto il presidente dell’ANA Verona Maurizio Trevisan. “Siate i nostri ambasciatori e contaminate chiunque vi passi vicino perché volersi bene, amare e aiutare il prossimo sono un qualcosa che vi farà stare bene!”.

Il programma.

Per due settimane, la giornata è iniziata alle 6.30 e proseguita con la ginnastica mattutina, la colazione, la pulizia personale e delle stanze. Il tutto prima dell’inizio delle attività e cioè corsi di orienteering, nozioni teoriche e pratiche su protezione civile, pronto soccorso, escursioni in montagna, canti alpini, gare sportive. E ancora, i giovani sono stati coinvolti nelle attività normalmente svolte dai volontari dell’Ana e di protezione civile, imparando nozioni di base sul primo soccorso, sul montaggio delle tende, su attività legate alla logistica, comunicazioni radio, attività delle unità cinofile, del nucelo antincendio boschivo, squadre droni.

E ancora, arrampicata su roccia e trekking e la possibilità di trascorrere alcuni momenti con gli alpini in servizio, per entrare in contatto anche con graduati e volontari di truppa. Al campo scuola, nei giorni scorsi, i giovani hanno lavorato con i militari volontari dell’Asd del IV reggimento alpini paracadutisti Ranger, sia alla caserma Duca di Montorio – dove sono di stanza i Ranger e dove i giovani sono stati ospitati per una giornata.

“I ragazzi si sono ambientati molto bene in questa nuova esperienza, i cellulari sono rimasti un ricordo già i primi giorni. Ciò che vogliamo rimanga in loro è l’importanza e il valore del mettersi a disposizione per gli altri, per la comunità, attraverso il volontariato e la protezione civile”, ha commentato Luigi Bicego dell’Ana, quest’anno comandante del campo scuola di Camposilvano.

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