Attivisti “travestiti” contro la sperimentazione animale a Verona

Verona, attivisti travestiti da “Jason” manifestano contro la sperimentazione sui Beagle: annunciato un corteo.

Martedì 22 aprile in prima serata, un gruppo di attivisti del Movimento Centopercentoanimalisti ha organizzato una protesta contro la sperimentazione sui cani Beagle. È successo davanti ai cancelli della sede dell’azienda Aptuit, in via Fleming a Verona. I manifestanti hanno affisso uno striscione con la scritta: “Jason go home – Stop Beagle deportation – Get ready!”.

Travestiti da “Jason”, il personaggio del famoso film horror Venerdì 13, gli attivisti hanno acceso fumogeni verdi per richiamare l’attenzione sulla sorte di 1.600 cuccioli di Beagle, destinati alla sperimentazione animale. Il colore verde è stato scelto come simbolo di speranza, in vista dell’udienza prevista il 10 giugno al Tar di Roma, che dovrà decidere se bloccare definitivamente il trasferimento dei cani.

Durante la protesta sono intervenute tre pattuglie delle forze dell’ordine, allertate dalla sicurezza interna della struttura. L’azione si è conclusa senza scontri.

Il Movimento ha annunciato anche un corteo a Verona per sabato 17 maggio. “L’obiettivo – spiegano – è fare pressione sul tribunale amministrativo e chiedere la salvezza dei cuccioli“.

Secondo gli attivisti “chi lavora nei laboratori dove si pratica la sperimentazione sugli animali non è molto diverso, almeno simbolicamente, dal personaggio di Jason: entrambi agiscono senza pietà”. Poi sottolineano: “I ricercatori hanno motivazioni concrete: guadagno economico, sicurezza lavorativa, carriera e prestigio accademico“. E aggiungono: “Per fare del male a creature innocenti bisogna avere un cuore insensibile”.

Nel frattempo, le attività di sperimentazione continuano all’interno dell’Aptuit. Il destino dei Beagle resta ancora incerto. Per la terza volta, il Tar ha rinviato la decisione. La speranza degli attivisti è che il 10 giugno arrivi finalmente un verdetto: “No alla deportazione, no alla ripresa della vivisezione“.