A Verona uno studio comparativo di chirurgia robotica: è il primo in Europa

Parte all’Aoui Verona la prima comparazione clinica di chirurgia robotica: “Portare nuove opportunità terapeutiche è una nostra priorità”.

Uno studio clinico comparativo di chirurgia robotica- il primo in Europa– tra le tre piattaforme attualmente disponibili sul mercato, Da Vinci, Hugo e Versius: è il progetto avviato da AOUI Verona, che vedrà le tre macchine affiancare il robot già presente nell’azienda ospedaliera da molti anni. Obiettivo: allargare a più pazienti i benefici della chirurgia mini-invasiva.

AOUI Verona valuterà “l’efficienza, la maneggevolezza e l’efficacia clinico-funzionale della tecnologia robotica delle tre piattaforme che hanno la certificazione europea per la prostatectomia: Da Vinci (Intuitive surgical), Hugo (Medtronic) e Versius (CMR surgical)”. Lo studio costerà 1.735.000 di euro per la durata di un anno, e sarà finanziato dalla regione Veneto.

“Tra gli obiettivi della regione c’è l’investimento in tecnologie che abbiano ricadute sul paziente, consentendo di portare nuove opportunità terapeutiche è una nostra priorità“, sottolinea l’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin. “Ogni euro speso per migliorare la nostra sanità è un mattone per costruire un sistema migliore. Con i fondi del Pnrr, ad esempio, stiamo disegnando una nuova mappa di opportunità. Ma mai dobbiamo dimenticare quanto sia importante l’apporto dei professionisti, qualsiasi ruolo essi rivestano”.

La ricerca.

A livello internazionale non ci sono studi che abbiano comparato le tre piattaforme per evidenziarne gli specifici vantaggi: il progetto di AOUI (studio Compar-p), approvato dal Comitato etico delle province di Verona e Rovigo, permetterà di misurare accuratamente le performance dei 3 robots, consentendo ai propri pazienti di usufruire delle tecnologie più innovative.

In questo modo, alle aziende sanitarie saranno forniti i dati necessari per ridurre i costi dei trattamenti, grazie all’apertura del mercato alla concorrenza, e sempre più cittadini potrebbero avere la possibilità di accedere alla tecnologia avanzata minimamente invasiva.

Lo studio comparativo inizierà in urologia, con gli interventi di prostatectomia radicale. La sperimentazione si estenderà poi a: ginecologia relativo ad isterectomia laparoscopica, chirurgia oncologica dell’apparato digerente, chirurgia pancreatica e epatobiliare. La ricerca valuterà, oltre all’efficacia sul trattamento chirurgico, anche la preservazione della qualità di vita del paziente. I nuovi robot hanno caratteristiche simili al robot DaVinci (4 braccia, controlli computerizzati), ma anche nuove prerogative (consolle “aperta”, braccia robotiche indipendenti) che permetteranno di affinare ulteriormente le procedure.

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