Valeggio sul Mincio si rifà il trucco con materiale “recuperato”

Valeggio sul Mincio si rinnova e interviene recuperando i materiali.

I lavori di riqualificazione degli ultimi mesi nel comune di Valeggio sul Mincio, hanno accolto importanti concetti quali progettazione e riutilizzo, basati sull’idea di non sprecare, ma riutilizzare. “Il territorio merita di essere curato, la storia che passa anche attraverso un oggetto abbandonato nei magazzini del comune, va tramandata alle nuove generazioni“, afferma il sindaco Alessandro Gardoni. 

Tra queste opere la ristrutturazione di via Goito, una delle strade principali del centro storico cittadino, oggi completamente ristrutturata con materiale di pregio, e pronta ad accogliere i valeggiani e i turisti con una nuova veste. La rinnovata immagine di via Goito apre il sipario a un stile diverso per l’arredo urbano di Valeggio sul Mincio, che presenta il nome della strada su una targa in cortèn. 

“La scelta dell’amministrazione per la riqualificazione di via Goito è stata di discontinuità rispetto a quanto fatto in passato, per cercare di ridurre al minimo i futuri interventi di manutenzione“, sottolinea il sindaco. Coinvolte nel progetto anche le colonne di ingresso, che si affacciano su piazza della Repubblica, e sulle cui sommità saranno posti i vasi recuperati nei magazzini comunali. “Abbiamo recuperato una parte della nostra storia“, spiega Gardoni. 

Un altro intervento di recupero molto importante per i valeggiani ha interessato ‘El pos de piasa’ che si trova in piazza Carlo Alberto, nel cuore del paese. «El pos de piasa può essere considerato come il ‘luogo della valeggianità’ per eccellenza“, chiosa il primo cittadino.

In questi interventi si è cercato di non sprecare nulla. “Anche nel pubblico si può fare economia, anzi dovrebbe essere una delle ‘buone’ pratiche di chi amministra la cosa pubblica – conclude il sindaco Gardoni -. Abbiamo chiesto alla ditta che ha svolto i lavori di via Goito di recuperare le pietre in buone condizioni, per realizzare un vialetto romantico nei nostri giardini di Borghetto“.

Note sull'autore