Pressi: “Con i dazi di Trump venderemo il Soave ai canadesi”

“Venderemo il Soave in Canada”: la proposta di Pressi per scavalcare i dazi di Trump.

Le tensioni commerciali tra Usa e Canada e i relativi dazi hanno dato un’idea al sindaco di Soave Matteo Pressi. La guerra dei dazi del 25% tra i due paesi nordamericani potrebbe infatti spingere il Canada a ridurre l’importazione di vini americani, aprendo spazio per le esportazioni europee. Secondo Pressi, questa situazione potrebbe favorire il mercato vinicolo italiano, soprattutto grazie all’assenza di dazi tra Unione Europea e Canada.

Attualmente il Canada è il quarto importatore mondiale di vino, che acquista ogni anno bottiglie per 2,2 miliardi di euro. Tra i principali fornitori ci sono Francia, Italia e Stati Uniti, con questi ultimi che vendono vino in Canada per quasi mezzo miliardo di euro. Con l’aumento dei dazi sui prodotti americani, il prezzo del vino statunitense salirà, rendendo le alternative europee più convenienti e competitive.

La strategia di Pressi.

I dazi non colpiscono l’Italia, quindi i nostri vini potranno competere meglio con quelli americani. Il Canada ha già una forte domanda di vini italiani, che potrebbero aumentare la loro quota di mercato. E il trattato di libero scambio tra Ue e Canada (Ceta) sta abbattendo le barriere burocratiche e fiscali, facilitando l’export.

Pressi sottolinea che l’Italia deve agire subito per rafforzare la propria presenza in Canada. Questo significa: “Campagne di promozione per valorizzare i vini italiani. Supporto burocratico e amministrativo per le aziende esportatrici. Applicazione rapida del Ceta, per semplificare le pratiche doganali. Inoltre, aumentare la presenza sul mercato canadese potrebbe anche compensare un’eventuale perdita negli Stati Uniti, qualora i dazi americani venissero estesi anche ai vini europei”.

Secondo il primo cittadino  di Soave, si tratta di un’opportunità da non perdere: “Mentre Usa e Canada si scontrano, il vino italiano può guadagnare terreno. Ma, – sottolinea Pressi -, serve il sostegno delle istituzioni per aiutare le imprese italiane a cogliere questa occasione e consolidare la propria posizione in un mercato così importante”.