“Noicimettiamolafaccia”: ecco i volti dei donatori di Avis Soave

Avis, a Soave si dona il sangue mano nella mano e la “faccia” dei donatori diventa una campagna social.

Avis Soave e la campagna #Noicimettiamolafaccia per rivoluzionare la comunicazione del dono del sangue: ecco i volti dei donatori. Non sono eroi mitizzati, ma cittadini comuni con un profondo senso del dovere civico. È questo il messaggio centrale di #Noicimettiamolafaccia, la nuova campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Avis Comunale di Soave per promuovere la donazione di sangue in vista del 2026.

L’iniziativa, che debutterà sui canali social dell’associazione nei primi giorni del nuovo anno, rompe gli schemi della comunicazione tradizionale. Al centro del progetto non ci sono grafiche astratte, ma i volti reali di chi, con costanza, tende il braccio per aiutare il prossimo. La cornice scelta è quella del Parco Zanella di Soave, dove il fotografo Stefano Reginato ha realizzato una serie di scatti d’autore che ritraggono alcune coppie di donatori.

La forza della famiglia e della normalità.

La scelta di coinvolgere coppie — fidanzati, sposi e compagni — non è casuale. Secondo l’Avis di Soave, la solidarietà è un valore che affonda le sue radici nella quotidianità e nel nucleo familiare. Mostrare persone che scelgono di donare insieme serve a sottolineare che il dono è un atto concreto, consapevole e accessibile a tutti.

I protagonisti che hanno prestato la propria immagine per la causa sono Mauro e Roberta, Alessandro e Sonia, Riccardo e Lisa, Simone e Giulia. “Siamo felici di poter contribuire”, ha dichiarato uno dei donatori coinvolti. “Speriamo che la nostra normalità possa ispirare altri a compiere questo gesto fondamentale”.

Il bilancio del Presidente.

“La nostra campagna vuole mostrare che i donatori sono persone normali che aiutano chi si trova nel bisogno”, spiega Luciano Ambrosini, presidente dell’Avis Comunale di Soave. “Vogliamo rompere l’idea dell’eroe lontano dalla realtà: i donatori sono persone concrete che fanno una scelta di civismo”.