Coltellata mortale a San Bonifacio: Vania Bonvicini condannata a 21 anni per l’omicidio del cugino, riconosciute le attenuanti.
Si è chiuso con una condanna a 21 anni di reclusione il processo a carico di Vania Bonvicini, accusata dell’omicidio del cugino Maurizio Tessari, avvenuto il 20 giugno 2023 a Prova di San Bonifacio. La Corte d’Assise ha escluso l’ergastolo, chiesto in aula dal pubblico ministero, riconoscendo attenuanti come la provocazione e negando sia la premeditazione sia l’esistenza di una convivenza tra i due.
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Quel giorno, la donna, oggi cinquantenne, colpì Tessari con un’unica coltellata alla schiena. La lama penetrò per 18 centimetri, lesionando gravemente un polmone: l’uomo, 46 anni, morì poco dopo davanti alla sua abitazione in via Aleardo Aleardi.
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La Corte ha disposto, inoltre, che Bonvicini, al termine della pena, sia sottoposta a tre anni di libertà vigilata. È stata anche revocata la sospensione condizionale della pena per un precedente patteggiamento a un anno per reati di stalking e lesioni.
Durante l’udienza erano presenti i familiari della vittima, per i quali è stata stabilita una provvisionale di 390 mila euro. L’entità definitiva del risarcimento sarà valutata in sede civile.