Un centro vaccini in Valpolicella, operativo da domani a Sant’Ambrogio

Apre il “Centro vaccini territoriale intercomunale” a Sant’Ambrogio di Valpolicella.

Un nuovo centro vaccini sarà attivo da domani, martedì 25 maggio, in Valpolicella. Lo fa sapere il sindaco di Pescantina, Davide Quarella; il primo cittadino avvisa la cittadinanza che è stato allestito un nuovo “Centro vaccini territoriale intercomunale” presso uno dei padiglioni fieristici a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Spazi che sono stati messi a disposizione proprio dell’amministrazione di Sant’Ambrogio, ma che andranno a servire un bacino di utenti davvero ampio.

Molti sono infatti i comuni che hanno aderito all’iniziativa: Brentino Belluno, Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Pescantina, Pastrengo, Marano di Valpolicella, Negrar di Valpolicella, Fumane, Dolcè, Bussolengo. La sede dell’attività sarà quindi in via Roma a Sant’Ambrogio (ma saranno disposti appositi cartelli segnalatori lungo il percorso dalla SP4). Si tratta di un HUB Comunale, differente dai centri di vaccinazione organizzati da AULSS.

“La logistica, organizzazione e attrezzature necessarie sono messe a disposizione dai Comuni aderenti, l’attività medica viene erogata dai medici di Medicina Generale aderenti – fa sapere il sindaco Quarella -. Al CVT hanno aderito 48 medici appartenenti alle AFT di Bussolengo, Negrar, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano. La parte di assistenza all’attività è erogata da cittadini volontari con competenze adeguate, infermieri volontari, Alpini, Protezione civile, volontari di Croce Rossa e Croce Verde, carabinieri in congedo, giubbe verdi e altre associazioni. Un progetto portato a termine i 3 settimane grazie alla buona collaborazione di tutti. L’attività di convocazione degli utenti sarà eseguita dai medici che daranno priorità agli utenti in base ad una loro valutazione medica, rispettando comunque le indicazioni di età minima, ad oggi superiore a 40 anni. Ricordiamo di non recarsi al centro di vaccinazione senza un appuntamento con il proprio medico di base”.

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