Dopo l’insediamento del nuovo cda della casa di riposo Morelli Bugna di Villafranca, i sindacati chiedono un confronto urgente.
L’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione della casa di riposo Morelli Bugna di Villafranca è stato accolto positivamente, ma il clima tra lavoratori e direzione resta teso. I sindacati (per Fp Cgil Angelo Tirapelle, per Cisl Fp Chiara Corsi, per Csa Fiadel Nicola Cavedini) denunciano infatti quella che considerano una “persistente mancanza di dialogo con la struttura” e chiedono l’apertura immediata di un tavolo di confronto.
Tra le criticità segnalate spicca la carenza di personale, definita “un’emergenza costante” che rischia di compromettere la qualità del servizio agli ospiti. A questo si aggiungono provvedimenti ritenuti umilianti: “il divieto di accedere ai reparti con borse personali, nuove regole sulla pausa merenda che riducono i tempi effettivi di ristoro e l’obbligo di sei timbrature giornaliere, comprese quelle per il cambio divisa”.
I lavoratori respingono inoltre l’ipotesi di un accordo già raggiunto sul tempo di vestizione e svestizione, parlando di una proposta unilaterale dell’azienda che ha suscitato forte malcontento.
“Chiediamo rispetto, ascolto e condizioni adeguate per svolgere il nostro delicato compito”, affermano i sindacati, che ricordano come il personale sia impegnato quotidianamente “con fatica e sacrificio” nel garantire dignità e umanità agli ospiti della struttura.
