Verona al voto, Bertucco attacca: “La destra come una stazione ferroviaria”

Verona verso le elezioni, l’alleanza Tosi-Croce scatena le polemiche.

Verona al voto, l’annunciata alleanza tra Flavio Tosi e Michele Croce, con il conseguente ritiro della candidatura dell’ex presidente di Agsm, ha scatenato le ire degli avversari. A partire da quelli del centrosinistra. Tra i primi a scagliarsi contro il patto Tosi-Croce c’è il consigliere di Verona-Sinistra in Comune Michele Bertucco: “Il cantiere elettorale della destra è come una stazione ferroviaria dove ognuno sale sul treno che preferisce senza spiegare nulla a nessuno”, sostiene Bertucco. E il riferimento, per Bertucco, è a Gigi Pisa e Antonio Lella che “tornano a casa Tosi-Bisinella”, a Massimo Piubello, ex capogruppo tosiano, passato a Fratelli d’Italia, e anche all’assessore uscente Ilaria Segala che passa alla Lega.

Ma nel mirino di Bertucco c’è soprattutto Michele Croce: “Ha passato tutte le corti politiche, e ora ritorna da Tosi come se nulla fosse. Più della coerenza e delle convergenze programmatiche, sembrano contare gli accordi pre elettorali. Mancano di coerenza e senso del pudore gli stessi candidati a sindaco – conclude Bertucco – con Tosi che promette di fare ciò che non ha fatto in 10 anni, e Sboarina che fa la parte di quello appena arrivato presentando come alleata di ferro la Lega con cui ha litigato per 5 anni in giunta e nelle aziende partecipate”.

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