Ciclovia del Mincio: c’è uno studio per rifare il look a un terzo del percorso

Ciclovia del Mincio: ecco lo studio per rifare il look a un terzo del percorso, più tecnologico e smart.

Il 29 febbraio a Peschiera del Garda, è stata presentata in anteprima la prima bozza del progetto della Ciclovia del Mincio. Lo studio di fattibilità è stato promosso dal comune capofila di Peschiera, Valeggio sul Mincio e i tre centri mantovani di Ponti sul Mincio, Monzambano e Volta Mantovana. Il progetto si focalizza sulla valorizzazione di una pista ciclabile che attraversa una serie di siti storici di rilevanza, tra cui Borghetto e il ponte visconteo di Valeggio, e il Parco del Mincio.

L’attuale studio di fattibilità, la cui ricerca di finanziamenti è ancora in corso, è stimato indicativamente intorno ai venti milioni di euro. Si concentra sui primi 16 chilometri del tratto Peschiera-Volta Mantovana. Questo tratto rappresenta solo un terzo dei 44 chilometri totali. Gli amministratori sperano di completare il percorso, ma al momento è stato pianificato solo questo primo stralcio.

Il percorso.

Orietta Gaiulli, sindaca di Peschiera, rivela in anteprima che in aprile prenderanno il via i lavori per la realizzazione del tanto atteso nuovo casello autostradale di Castelnuovo del Garda. Il casello di Peschiera lungo il Mincio, farà parte di un’area servita da un nuovo tratto di pista ciclabile che si snoderà sul lato del fiume, vicino a La Barcaccia. 

Questo sarà il punto di discesa dal nuovo ponte ciclopedonale, progettato da Veneto Strade, il cui costo previsto è di 7 milioni di euro, di cui 4 già finanziati. Il ponte servirà a collegare le due sponde del fiume e a creare l’intersezione tra la Ciclovia del Mincio e la Ciclovia del Garda

Da qui, la Ciclovia proseguirà sul lungolago Garibaldi, lungo le spiagge di Lido e Campanello, via Marzan, fino alla rotonda dell’ospedale Pederzoli, dove si connetterà al tratto già esistente fino a Lazise.

Novità.

Lungo il percorso, verranno istituiti punti di interesse in posizioni panoramiche strategiche. Pannelli informativi sulla storia dei luoghi circostanti. Smart-station con portale web per scaricare e consultare itinerari. Bagni automatizzati e mini officine per biciclette. Saranno utilizzati asfalti speciali di colore diverso a seconda degli itinerari, e che fungeranno da nastri informativi luminescenti.

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