Negrar, intelligenza artificiale nuova frontiera della radioterapia anti tumori

Inaugurato Ethos, il quarto acceleratore lineare per la radioterapia: IRCCS di Negrar centro tra i più avanzati in Italia e nel mondo.

In occasione della tradizionale Festa patronale di San Giovanni Calabria, all’IRCCS di Negrar è stato presentato il nuovo acceleratore lineare Ethos, un macchinario di radioterapia unico nel suo genere in quanto dotato di un sistema integrato di intelligenza artificiale e presente in Italia solo in un’altra struttura ospedaliera.

Con Ethos salgono a quattro gli acceleratori lineari di ultima generazione presenti al Sacro cuore Don Calabria, che si conferma così uno dei centri più avanzati in Italia per trattamenti radioterapici ad altissima precisione, grazie a un assetto tecnologico unico a livello nazionale e con pochi esempi simili nel mondo. Complessivamente nel 2021 il Dipartimento di radioterapia oncologica avanzata, diretto da Filippo Alongi, professore associato all’università di Brescia, ha trattato circa 1.600 pazienti oncologici, il 35% dei quali provenienti da fuori regione.

“L’investimento in innovazione tecnologica è strategico se si vuole mantenere un ospedale all’altezza dei tempi, cioè in grado di offrire le migliori cure ai pazienti”, ha detto l’amministratore delegato Mario Piccinini. “L’incremento esponenziale della spesa energetica è fonte di grande preoccupazione, ma le crisi richiedono una visione più ampia di quella contingente, di cui gli investimenti fanno parte”.

Trattati più di 500 pazienti.

Un salto di qualità enorme rispetto alla radioterapia convenzionale. “Isolando l’area da colpire al solo tumore, il trattamento può essere effettuato con alte dosi di radiazioni andando a ridurre così i tempi di esposizione (massimo 10 minuti) e il numero delle sedute”, spiega il prof. Alongi. Ma non solo: “La rivoluzione in termini tecnologici di questo acceleratore è anche rispetto agli altri sistemi ad alta precisione, i quali consentono modifiche di direzione del fascio di radiazioni solo off-line, cioè con il paziente fuori dalla stanza di trattamento, mentre con Ethos il tutto si realizza in tempo reale con il paziente collocato all’interno dell’apparecchiatura”.

Il nuovo macchinario è indicato per le neoplasie di tutti i distretti anatomici e dal marzo di quest’anno sono stati trattati più di 500 pazienti per un totale di oltre 5mila sedute, senza effetti collaterali rilevanti.

Ethos si affianca, all’interno del Dipartimento, ad altri due acceleratori lineari Truebeam, ma soprattutto a Unity, un macchinario ibrido con a bordo una risonanza magnetica ad alto campo.

La prima visita ufficiale del neoeletto padre Massimiliano Parrella.

La celebrazione della ricorrenza è stata caratterizzata anche dalla chiusura dell’anno del centenario dell’ospedale Sacro cuore (1922-2022), durate il quale, attraverso un libro (“Guarite i malati”) e una mostra fotografica permanente sono stati ripercorsi i 100 anni della struttura nata come ospizio per anziani e poi diventata solo un secolo dopo Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).

“In questo anno abbiamo saldato quel filo rosso che lega i fondatori di un’opera profetica (don Sempreboni e don Calabria) e chi come noi siamo chiamati a proseguirla. Quel filo rosso è la Paternità di Dio che ogni giorno siamo invitati a dimostrare attraverso la cura dell’ammalato”, ha detto il presidente, fratel Gedovar Nazzari, nell’apertura della Messa, presieduta dal nuovo superiore generale dell’opera Don Calabria, padre Massimiliano Parrella, alla sua prima visita ufficiale all’ospedale di Negrar, dopo l’elezione avvenuta nel giugno scorso.

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