La magia di pentole, tegami e casseruole

Le pentole più adatte per cucinare.

Cucinare è una vera e propria magia, si scelgono gli ingredienti, si mettono in un contenitore e il risultato sono delle assolute delizie. Ma qual è il segreto per cucinare dei manicaretti a 5 stelle? Usare il tegame, la pentola, la padella o la casseruola più adatti. Ognuno di questi elementi ha il suo specifico utilizzo, le sue proprietà. Conoscere queste indicazioni significa conoscere il segreto per trasformare dei semplici piatti in pietanze da cucina a cinque stelle. Approfondiamo dunque le differenze di uso e qualità fra tegami, casseruole, padelle.

I tegami

Il tegame è caratterizzato da un fondo piatto con pareti basse e manici corti. In genere è presente anche un coperchio. L’uso dei tegami è per la cottura di carne e verdura ad esclusione della bollitura. Il termine tegame deriva dal latino tegus, consisteva in un coccio per la cottura del pollame. I tegami videro poi un grande utilizzo alla fine del ‘700. Nei primi tempi i tegami erano realizzati in ferro e poi in alluminio. In tempi più recenti, negli anni ’30, fece la sua comparsa l’acciaio con cui si iniziarono a fabbricare tegami ed altre stoviglie. Poi grande risalto hanno avuto in cucina il teflon ed il titanio e anche il recupero di rame e ceramica. Ma quali sono I migliori tegami per una cottura sana e gustosa? Indubbiamente negli ultimi tempi c’è una ricerca di una cucina sana e quindi sull’uso di materiali naturali e quindi un grande uso di terracotta, pietra e rame. Per acquistare i migliori tegami attualmente presenti sul mercato uno dei siti più rappresentativi è www.spadellami.it Il sito è tra i più qualificati per quanto riguarda l’acquisto di tegami, padelle, pentole e casseruole di alta qualità. Tutti i prodotti selezionati nel sito sono realizzati con materiali eccellenti e offerti in vendita a prezzi convenienti. Ogni prodotto è illustrato nel dettaglio per quanto riguarda la composizione e l’uso.

Le padelle

Il termine padella deriva dal latino patella ossia piccolo piatto. Ma fu nel XVII secolo che comparve la padella a forma tonda o quadrata e un unico manico lungo. In principio le padelle erano realizzate in ferro battuto poi sono arrivate quelle in rame, argento, alluminio, acciaio inox. Le padelle sono utilizzate principalmente per friggere, cuocere il riso o la carne. Tra le varie tipologie di padelle troviamo la lionese per la cottura di brasati o arrosti. Poi abbiamo la paella originaria di Valencia e usata per cuocere l’omonimo piatto. Una tipologia di padella molto in voga ultimamente è il wok di ispirazione orientale. Caratteristica principale è la distribuzione del calore in tutta la padella. La padella Makiyakinabe invece è tipica del Giappone ed usata per la cottura delle uova. La padella Sauté è destinata alla cottura dei mitili, fritti, arrosti, lessi. La risottiera è la classica padella per mantecare, ideale per i risotti. È in alluminio e con bordi svasati. La padella per le crepes è liscia e con i bordi bassi adatta per girare facilmente il contenuto.

Le pentole

Le pentole hanno forma cilindrica e pareti alte con manici e con coperchio. Usate per bollire liquidi, le più diffuse sono realizzate in alluminio o acciaio inox. Dalle origini ad oggi vi sono state pentole in rame, argilla, terracotta, ferro, pietra, ghisa. Le pentole attuali che si trovano in commercio sono in acciaio inox, titanio, ferro, ghisa, rame, alluminio, terracotta, pyrex, pietra ollare. Il termine pentola deriva dal latino pincta in riferimento ad un tipico recipiente. Le pentole si distinguono in base ai materiali ed al trattamento finalizzato alla cottura. La pentola naturale non subisce nessun trattamento e l’antiaderenza è generata dai grassi di cottura. Il teflon subisce un trattamento antiaderente che non lo rende adatto alle alte temperature. La pentola a pressione invece arriva a superare la temperatura di 100 °C grazie alla chiusura ermetica che non fa fuoriuscire il vapore.

Le casseruole

Le casseruole sono simili al tegame ma con sponde più basse. A seconda dell’altezza delle pareti è mezza fonda o bassa. Il termine casseruola deriva dal francese casserole che indicava una cassa per la cottura al forno. In casseruola si cuociono prevalentemente umidi, arrosti, sughi, cacciagione. In commercio si trovano casseruole il acciaio inox, rame, ghisa, alluminio, terraglia ferro smaltato o vetro da fuoco. La casseruola con due manici è detta faitout. La casseruola bassa è chiamata rondò. La casseruola con manico lungo è detta russa o sautoir. La casseruola in ghisa è quella più amata da coloro che sono appassionati di cucina.

Insomma, come per magia, questi utensili meravigliosi sono in grado di trasformare materie prime in deliziosi manicaretti. Sul sito Spadellami.it potrai trovare molti consigli per scegliere le pentole più adatte ai tuoi piatti preferiti.

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