Fiera del bollito con la pearà: ecco chi sono i vincitori del Trofeo Bollito d’oro

Primo trofeo del bollito con la pearà: vince il ristorante pizzeria Stefy di Buttapietra. Castel D’Azzano premiato dalla giuria popolare.

Per celebrare la ventesima edizione della Fiera del Bollito con la pearà e sapori d’autunno, ente Fiera di Isola della Scala ha istituito il primo “Trofeo bollito d’oro”: ad aggiudicarsi il premio è il ristorante pizzera Stefy di Buttapietra.

La serata si è svolta con la degustazione alla cieca dei bolliti in gara. È stato coinvolto anche il pubblico in sala: sono stati nominati dieci rappresentanti della giuria popolare che hanno espresso il loro parere sui piatti, eleggendo come vincitore lo Space risto bar di Castel D’Azzano che tra le sue fila vanta una giovanissima chef di soli 19 anni.

Un percorso per coinvolgere ristoranti e chef di Verona e provincia.

“Un concorso che vuole valorizzare il piatto tipico veronese”, ha spiegato Roberto Venturi, amministratore unico di ente Fiera di Isola della Scala. “Nel ventennale della nostra fiera, abbiamo voluto iniziare un percorso che coinvolgesse ristoranti e chef di Verona e provincia. Dopo tre anni siamo tornati con una visione di crescita e valorizzazione della cucina veronese”.

“La Fiera del Bollito con la pearà vuole tenere alta e viva l’attenzione sulle nostre tipicità”, ha sottolineato il sindaco di Isola della Scala, Luigi Mira. “È bello vedere in gara anche giovani chef, sono loro il nostro futuro ed è importante che le tradizioni culinarie del territorio vengano portate avanti dalle nuove generazioni”.

“Le emozioni sono tantissime”, ha raccontato la chef del ristorante Stefy“. È stato come lavorare nel nostro ristorante, con un pizzico di adrenalina in più. Credo che il segreto della vittoria sia la squadra, quello che uno fa, l’altro completa. Abbiamo preparato i piatti come li prepariamo quotidianamente. È importante usare ingredienti buoni: abbiamo selezionato i migliori prodotti della zona e, seguendo la ricetta dei nonni e dei veronesi, abbiamo creato il piatto. Io non sono una veronese DOC ma lavorando con loro, avendo di supporto uno chef veneto, ho imparato molto e questo alla fine ci ha premiati”.

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