L’Arena si colora di rosa contro il tumore al seno: parola d’ordine prevenzione

Il 1° ottobre giornata di sensibilizzazione contro il tumore al seno. Per la prima volta insieme le associazioni Andos, Airc, Lilt e La Cura sono Io.

L‘Arena torna ad accendersi di rosa per la prevenzione del tumore al seno. L’appuntamento è per sabato 1° ottobre in piazza con la manifestazione che vede per la prima volta insieme le associazioni provinciali impegnate nella lotta contro il cancro al seno, Airc, Andos, Lilt e La Cura sono Io. Quattro eccellenze che, ciascuna con le proprie caratteristiche, offrono un contributo prezioso a livello locale alla cittadinanza.

La parola d’ordine è prevenire. I dati scientifici raccontano di come lo screening precoce possa salvare la vita e intervenire in tempo per la guarigione. Da qui l’importanza di informare e sensibilizzare il pubblico femminile sulla prevenzione.

Si potrà programmare lo screening presso i gazebo delle associazioni.

“E’ un vero piacere affiancare le quattro organizzazioni che, ciascuna con le proprie specificità, sono impegnate sul territorio provinciale per sconfiggere il tumore al seno”, ha detto la vicesindaca Barbara Bissoli. “Il fatto che condividano esperienze, competenze e testimonianze è senz’altro un valore aggiunto a vantaggio della comunità. L’impegno del Comune proseguirà ben oltre il mese di ottobre, con un metodo, quello della condivisione, su cui si basa anche il lavoro dell’amministrazione. In questi anni sono stati fatti passi da giganti, grazie anche alla passione e alla dedizione delle associazioni e dei loro volontari”.

“L’attività delle associazioni è fondamentale perché offrono importanti servizi complementari a quelli del servizio pubblico sanitario”, ha aggiunto l’assessora alla salute Elisa La Paglia. “Per tutta la giornata di sabato si potrà lasciare i propri dati ai gazebo delle associazioni presenti sul liston per programmare lo screening. Un appello quindi a tutte le donne dai 50 anni in su per cogliere questa occasione, anche a fronte dei tempi delle visite che il Covid ha fortemente rallentato. Ringrazio il lavoro che le associazioni svolgono non solo a livello culturale ma anche nel quotidiano”.

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