Viti e bulloni: cosa sapere sulla loro produzione

Viti e bulloni sono strumenti molto importanti per la realizzazione di strumenti meccanici ed edilizi. Tali modelli hanno dimensioni molto contenute, ma riescono a collegare al meglio due o più accessori. Una vite semplice può essere avvitata mediante appositi filetti da praticare all’interno del materiale di destinazione, mentre una trilobata serve per creare filetti metrici. I bulloni, invece, sono composti da una vite e un dado e hanno una testa cilindrica o esagonale.

Si può quindi intuire quanto oggetti simili, seppur non molto voluminosi, assumano un ruolo essenziale per una lunga serie di possibili lavori. Ciascun elemento deve scorrere in maniera semplice e naturale, senza alcuna filettatura specifica. Ed ecco che la produzione di viti e bulloni deve essere curata nei minimi dettagli, affinché si ottengano i migliori risultati possibili. A tal proposito, una realtà come Bulloneriavilla può garantire un aiuto molto valido grazie a un’esperienza consolidata nel proprio settore.

Come avviene la produzione di viti e bulloni

A questo punto, entriamo nei particolari e scopriamo come avviene la produzione di viti e bulloni. In primo luogo, elementi meccanici di questo tipo possono essere concepiti per deformazione plastica a caldo o a freddo, oltre che in base all’asportazione del truciolo. Tutti e tre i sistemi vengono considerati molto validi dagli addetti ai lavori e possono essere uniti tra loro senza alcun tipo di impedimento, a seconda delle necessità professionali.

Per esempio, le viti autofilettanti vengono concepite in maniera intensiva per un utilizzo a bordo di lamiere in acciaio, ma vanno bene anche per altri metalli e per la plastica. Non richiedono l’ausilio di alcun dado e vengono create al fine di ottenere un alto grado di resistenza alla corrosione e all’usura, restando intatte per un lungo periodo di tempo. In ogni caso, un lavoro del genere richiede tutta la dovuta attenzione.

Al tempo stesso, quando si attua la produzione di strumenti così precisi, bisogna tenere d’occhio le categorie nelle quali vengono racchiusi. Una bulloneria normalizzata prevede l’inserimento di collegamenti ben definiti tramite regole fissate a livello internazionale. Una bulloneria speciale, invece, prevede la realizzazione di accessori adattati alle esigenze del cliente, con prezzi piuttosto elevati. In quest’ultimo caso, la realizzazione di elementi di collegamento adeguati a ciascun contesto assume un ruolo fondamentale, con la prospettiva di gestire al meglio passo e filettatura.

Quali materiali utilizzare per produrre viti e bulloni

Per produrre viti e bulloni in maniera ottimale, bisogna servirsi di materiali di qualità, oltre che adatti a ciascun contesto. L’obiettivo da centrare è fare in modo che ciascun elemento raggiunga la massima resistenza, evitando che possa usurarsi. Al tempo stesso, la corrosione può costituire un problema piuttosto grave, specie se il modello entra a contatto con l’acqua o con condizioni meteorologiche poco propizie.

Al fine di risolvere una problematica così pericolosa, l’uso di materiali resistenti quali titanio e acciaio inox può fare la differenza. Chi non vuole investire una cifra troppo elevata può servirsi di rivestimenti come la bronzatura, la nichelatura o la zincatura. Ogni accorgimento serve per rendere viti e bulloni molto più robusti, riducendo al minimo qualsiasi eventuale rischio di corrosione.

Dall’ottone all’acciaio inox, dal titanio al bronzo, le soluzioni interessanti non mancano per favorire una produzione di viti e bulloni che raggiunga standard molto elevati. Se i lavori vengono applicati su isolatori elettrici, possono andare bene anche vetro e porcellana. Se le sollecitazioni sono piuttosto contenute, nylon e teflon risultano più che sufficienti per opere ben congegnate.

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