Efficientamento energetico in ambito industriale, intervista a Luca Marco Spiga

Oggi abbiamo il piacere di confrontarci con l’Ing. Luca Marco Spiga, CEO di Lucas S.r.l. ed esperto di efficientamento energetico per aziende. Per iniziare, potresti darci una breve panoramica di Lucas S.r.l.?

Lucas S.r.l.nasce dalla passione per le energie rinnovabili e dalla convinzione che il fotovoltaico rappresenti una delle soluzioni più efficaci per ridurre l’impatto ambientale e garantire un futuro energetico sostenibile; da qui la volontà di contribuire attivamente alla transizione energetica del nostro Paese.

Ci occupiamo di riqualificazione energetica e installazione di impianti fotovoltaici sia in ambito residenziale che industriale, ma oggi ci concentreremo sul lato industriale.

La nostra mission è chiara: aiutare le aziende a diventare più sostenibili, efficienti, pronte per un futuro a basse emissioni di carbonio, approfittando anche di bonus e incentivi offerti dal governo, se vi interessa approfondire potete leggere anche questa intervista.

Cosa si intende esattamente per efficientamento energetico in ambito industriale?

L’efficientamento energetico, in generale, fa riferimento al processo di riduzione del consumo di energia necessario per svolgere una determinata attività, mantenendo inalterata, o addirittura migliorando, la qualità del risultato ottenuto. Questa definizione diventa ancor più specifica quando ci si riferisce all’ambito industriale.

Nel contesto industriale, l’efficientamento energetico si concentra su come le aziende possono produrre beni e fornire servizi minimizzando il consumo di energia e riducendo contemporaneamente le emissioni di CO2 e altri inquinanti. Questo non solo ha implicazioni positive per l’ambiente, ma offre anche vantaggi economici tangibili per le aziende stesse, poiché una gestione energetica più efficiente può portare a notevoli risparmi in termini di costi.

L’efficientamento energetico industriale può riguardare diverse aree:

  • Ottimizzazione dei processi produttivi: adottare tecnologie e metodi di produzione che consumino meno energia. Ad esempio l’adozione di motori elettrici ad alta efficienza o la modernizzazione di forni industriali per renderli più efficienti.
  • Recupero di energia: molte industrie producono calore come sottoprodotto dei loro processi. Con l’efficientamento energetico, questo calore può essere recuperato e riutilizzato, ad esempio per riscaldare altri impianti o per produrre energia elettrica.
  • Isolamento e coibentazione: migliorando l’isolamento degli edifici e delle strutture industriali, si può ridurre la quantità di energia necessaria per riscaldarli o raffreddarli.
  • Utilizzo di fonti di energia rinnovabile: integrare la produzione con fonti di energia rinnovabile, come il fotovoltaico o l’eolico, può ridurre notevolmente la dipendenza da fonti di energia tradizionali e costose.
  • Monitoraggio e gestione: implementando sistemi avanzati di monitoraggio e gestione dell’energia, le aziende possono avere una visione chiara dei loro consumi e intervenire proattivamente per ottimizzare la loro efficienza.

Concentriamoci però su quello di cui nello specifico vi occupate voi, cioè l’introduzione di impianti fotovoltaici nelle aziende. Perché le aziende dovrebbero avere il fotovoltaico?

Le aziende oggi sono sempre più incentivate a trovare soluzioni sostenibili e rispettose dell’ambiente, non solo per una responsabilità verso il pianeta, ma anche per rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori e alle pressioni del mercato.

Non dimentichiamo, inoltre, il fattore economico: utilizzando energia prodotta da un proprio impianto fotovoltaico ci si rende indipendenti dalle fluttuazioni e dagli aumenti dei costi dell’energia, e come conseguenza, il prezzo di vendita del prodotto che l’azienda realizza sarà più stabile e dunque sarà costante la marginalità dell’azienda che investe sul fotovoltaico. Questo vale soprattutto per quelle aziende nelle quali la componente energetica è una quota importante delle spese sostenute per la realizzazione del prodotto.

Tra le diverse strategie “green”, l’adozione di impianti fotovoltaici emerge come una delle opzioni più valide e promettenti. I vantaggi sono davvero tanti:

  • Riduzione dei Costi Energetici: questo è probabilmente il beneficio più immediato. Un impianto fotovoltaico permette alle aziende di produrre una parte significativa, se non la totalità, dell’energia che consumano, riducendo in maniera drastica i costi associati all’acquisto di energia dal fornitore. Questo si traduce in un ritorno sull’investimento nel medio-lungo termine.
  • Indipendenza Energetica: avere un proprio impianto fotovoltaico rende l’azienda meno dipendente dai fornitori di energia e dalle fluttuazioni dei prezzi del mercato, garantendo una maggiore stabilità nei bilanci e una migliore previsione dei costi futuri.
  • Riduzione delle Emissioni: adottare il fotovoltaico significa ridurre in maniera significativa le emissioni di CO2 dell’azienda a favore dell’ambiente, ma rispecchia anche l’attenzione crescente dei consumatori verso la sostenibilità e la responsabilità ambientale delle imprese.
  • Incentivi e agevolazioni fiscali: molti paesi, compresa l’Italia, offrono incentivi economici e detrazioni fiscali alle aziende che investono in impianti fotovoltaici. Questi incentivi possono ridurre significativamente i costi iniziali e accelerare il ritorno sull’investimento.
  • Aumento del valore dell’immobile: l’installazione di un impianto fotovoltaico può aumentare il valore dell’immobile industriale, rendendolo più interessante in caso di vendita o locazione.

Cosa si intende per revamping del fotovoltaico?

Il termine “revamping” nel contesto del fotovoltaico si riferisce al processo di modernizzazione, miglioramento o ristrutturazione di un impianto fotovoltaico esistente per migliorarne l’efficienza, la durata o le prestazioni complessive.

Questo intervento diventa necessario, in particolare, quando un impianto fotovoltaico raggiunge una certa età e può beneficiare di tecnologie più recenti o ha bisogno di manutenzione per garantire la sua operatività ottimale.

Uno dei principali interventi di revamping è la sostituzione dei moduli. Con il tempo, i moduli fotovoltaici possono subire una degradazione o diventare meno efficienti rispetto alle nuove tecnologie. Intervenendo con la sostituzione dei vecchi pannelli con nuovi modelli di ultima generazione, è possibile aumentare la produzione energetica dell’intero sistema.

Un altro elemento fondamentale in un impianto fotovoltaico è l’inverter, il dispositivo responsabile della conversione della corrente. Gli inverter tendono a mostrare segni di usura prima dei pannelli e, spesso, necessitano di essere sostituiti o aggiornati per garantire la massima efficienza.

Anche il sistema di montaggio può beneficiare di ottimizzazioni, come l’aggiustamento dell’angolazione dei pannelli o la sostituzione di strutture che potrebbero aver subito danni. A volte l’installazione di nuovi sistemi di tracciamento solare, può essere benefica per massimizzare l’assorbimento della luce.

L’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzati può rappresentare un notevole valore aggiunto: questi dispositivi permettono di rilevare rapidamente eventuali anomalie, assicurando una produzione energetica costante e ottimale.

Un aspetto fondamentale da considerare riguarda la connessione alla rete. Potrebbero essere necessari aggiornamenti infrastrutturali per adeguarsi a nuovi standard o regolamenti. Infine, la sostituzione o l’integrazione di sistemi di accumulo, come le batterie, può migliorare l’autonomia energetica e la gestione della produzione elettrica, soprattutto se abbinata a sistemi di gestione dell’energia avanzati.

Parliamo di costi per la riqualificazione energetica industriale: quali sono i parametri?

In realtà non è possibile parlare di costi a livello generico, ogni situazione è differente e necessità di approfondimenti specifici. Gli aspetti che determinano il costo sono diversi.

Le dimensioni e la tipologia dell’attività industriale giocano il ruolo principale. Una piccola fabbrica con un fabbisogno energetico limitato avrà esigenze e costi diversi rispetto a un grande complesso industriale che opera 24 ore su 24.

La localizzazione geografica, le condizioni climatiche e la disponibilità di risorse naturali possono influenzare le scelte in termini di soluzioni energetiche e, di conseguenza, i costi associati.

Un altro aspetto fondamentale riguarda la condizione degli impianti esistenti. Se un’azienda ha già investito in soluzioni energetiche avanzate in passato, il costo della riqualificazione potrebbe essere inferiore rispetto a una situazione in cui si parte da impianti obsoleti o meno efficienti.

Poi ci sono gli incentivi governativi, le detrazioni fiscali e i programmi di finanziamento possono avere un impatto significativo sul budget complessivo di un progetto di riqualificazione energetica.

La riqualificazione energetica industriale è senza dubbio un investimento prezioso e strategico, è essenziale approcciarsi a questo tema con flessibilità e apertura, comprendendo che ogni scenario ha le sue dinamiche e che non esiste una soluzione universale in termini di costi.

La nostra consulenza può aiutare le aziende a delineare un piano su misura, valutando al meglio le proprie esigenze e le opportunità disponibili sul mercato.

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