Verona Coldiretti, lavoro stagionale : “Servono soluzioni migliori per gli stranieri”.
Ogni anno migliaia di stranieri arrivano in Italia per il lavoro stagionale nei campi, ma il sistema attuale per il loro ingresso basato sul “click day”, non funziona: lo denuncia Coldiretti Verona. L’organizzazione degli imprenditori agricoli sottolinea che il meccanismo attuale è troppo lento e inefficace, con quote di ingresso esaurite in pochi minuti e lavoratori che spesso non arrivano in tempo per la raccolta. Secondo Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, è necessario cambiare metodo.
Il click day.
Il click day di quest’anno ha visto un sovraccarico di richieste a livello nazionale, con oltre 110 mila domande in più rispetto ai posti disponibili. Inoltre, molte delle persone selezionate poi non riescono ad arrivare per tempo. Nel 2024, solo il 70% dei lavoratori richiesti è effettivamente giunto in Italia, mentre nel 2023 la percentuale era ancora più bassa, appena un terzo.
“Un altro problema riguarda le lungaggini burocratiche nei consolati – sottolinea Coldiretti – dove spesso le pratiche si bloccano, ritardando l’arrivo dei lavoratori. Soluzione: formarli già nei Paesi d’origine“.
Formazione in Marocco per lavoratori specializzati.
Per risolvere il problema, Coldiretti sta lavorando su un progetto innovativo: la formazione di manodopera agricola direttamente all’estero. Con la collaborazione di Filiera Italia, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e E4Impact, il progetto è già partito in Egitto, Marocco e Costa d’Avorio.
L’idea è di non limitarsi a formare solo braccianti, ma di preparare operatori specializzati, come ad esempio piloti di droni per l’agricoltura 4.0. Anche a Verona si sta lavorando su questo fronte, come ha spiegato Roberto Tomelleri, responsabile Ufficio Manodopera di Coldiretti Verona.
L’agricoltura veronese ha bisogno di lavoratori stranieri.
“In Italia, sono circa un milione i lavoratori impiegati nelle 185.000 aziende agricole che assumono manodopera, per un totale di oltre 120 milioni di giornate lavorative l’anno. Oltre un terzo della forza lavoro nei campi è straniera, con lavoratori provenienti principalmente da Romania, India, Marocco, Albania e Senegal“.
A Verona, le aziende agricole associate a Coldiretti assumono ogni anno oltre 10 mila lavoratori stagionali, che coprono più di 580 mila giornate di lavoro. Di questi, il 44% sono lavoratori stranieri, il 19% proviene da altri Paesi dell’Unione Europea e il 37% sono italiani.
“Ma nonostante la loro importanza, la burocrazia rallenta tutto. Molti lavoratori arrivano troppo tardi, quando la raccolta è già finita, mentre le aziende sono costrette a richiedere personale con mesi di anticipo, senza sapere esattamente quando ne avranno bisogno.
“Serve una riforma per evitare il caporalato”,
Un altro problema riguarda i lavoratori stranieri che arrivano in Italia per la raccolta e poi restano nel Paese in attesa di un impiego futuro. Se non vengono assunti entro i termini previsti dalla legge, rischiano di diventare irregolari, alimentando fenomeni di sfruttamento e caporalato.
Come conclude Alex Vantini: “Serve un sistema più flessibile e trasparente, che permetta alle aziende agricole di assumere lavoratori quando serve, evitando ritardi e illegalità”..