Le botteghe artigiane spariscono da Verona: 8mila chiuse in 10 anni. Ma alcune categorie volano

Artigiani e botteghe artigiane spariscono da Verona.

Gli artigiani e le loro botteghe artigiane spariscono dai centri storici delle città: negli ultimi 10 anni sono 300mila in meno, più di 8mila dei quali a Verona. Settima città in Italia nella classifica che si riferisce alla morìa delle botteghe artigiane. La colpa? Il boom degli affitti, le tasse, l’insufficiente ricambio generazionale, la contrazione del volume d’affari provocato dalla storica concorrenza della grande distribuzione e, da qualche anno, anche dal commercio elettronico.

Negli ultimi 10 anni, infatti, il numero dei titolari, dei soci e dei collaboratori artigiani iscritti all’Inps è crollato di quasi 300 mila unità, per la precisone 281.925. A Verona il dato è di – 8.214. E’ un’emorragia continua che sta colpendo, in particolar modo, l’artigianato tradizionale, quello che con la sua presenza, storia e cultura ha contrassegnato, sino a qualche decennio fa, tantissime vie delle nostre città e dei paesi di provincia. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

Le province più colpite dalla riduzione del numero degli artigiani sono state Rovigo (-2.187 pari a una variazione del -22,2 per cento), MassaCarrara (-1.840 pari a -23 per cento), Teramo (-2.989 pari a -24,7 per cento), Vercelli (-1.734 pari a -24,9 per cento) e Lucca (-4.945 pari a -25,4 per cento). Delle 103 province monitorate in questo ultimo decennio, solo Napoli ha registrato una variazione positiva (+58 pari al +0,2 per cento).

I mestieri spariti.

“Sono molti i mestieri artigiani in via di estinzione – secondo la Cgia di Mestre -. In sintesi, i mestieri artigiani tradizionali in declino sono: autoriparatori (verniciatori, battilamiera, meccanici, etc.); calzolai; corniciai; fabbri; falegnami; fotografi; impagliatori; lattonieri; lavasecco; materassai; orafi; orologiai; pellettieri; restauratori; ricamatrici; riparatori di elettrodomestici; sarti; stuccatori; tappezzieri; tipografi; vetrai.

I settori in espansione.

Per contro, invece, i settori artigiani che stanno vivendo una fase di espansione importante sono quelli delle aree appartenenti al benessere e all’informatica. Nel primo, ad esempio, si continua a registrare un forte aumento degli acconciatori, degli estetisti, dei massaggiatori e dei tatuatori. Nel secondo, invece, sono in decisa espansione i sistemisti, gli addetti al web marketing, i video maker e gli esperti in social media.

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