Agenzie di viaggio a Verona, fatturati a picco: “Rischio licenziamenti a raffica”

La crisi delle agenzie di viaggio a Verona.

Agenzie di viaggio, a Verona il rischio è di chiusure a raffica e licenziamenti in massa: a lanciare l’allarme è Fausto Baldin, presidente provinciale e consigliere regionale di Fiavet-Confcommercio. “Nel recente decreto Sostegni ter – spiega Baldin – non è stata prorogata la cassa in deroga ma solo la cassa ordinaria, consentendone l’accesso agevolato per tre mesi, da gennaio a marzo, anche alle aziende con un solo dipendente. Tuttavia in un settore come il nostro, dove la media degli occupati è tra le 2 e le 4 persone ad azienda, vi saranno  molte difficoltà ad accedervi, tra pratiche burocratiche, richieste all’Inps, concertazioni sindacali”.

“Senza contare – aggiunge Baldin – che il mese di gennaio è  già passato”. In sostanza, il rischio è quello di un taglio di numerosi posti di lavoro: “Nei vari gruppi chat del comparto, ho letto che molte lettere di licenziamento, purtroppo, sono già partite”. Sono circa 250 le agenzie di viaggio attive nel veronese, con un migliaio di dipendenti.

La situazione per la categoria è drammatica: “Negli ultimi due anni, agenzie di viaggio e tour operator hanno accusato perdite di volume di fatturato pesantissime, nell’ordine del 90% nel 2020 e del 75% nel 2021″, denuncia Baldin. “E adesso ci troviamo senza sostegni e con ammortizzatori sociali di difficile accesso: in queste condizioni è praticamente impossibile, per molti titolari, pensare di sostenere il costo degli stipendi dei dipendenti”.

A livello nazionale, Fiavet ha chiesto la collaborazione dei sindacati per far snellire le pratiche di richiesta della cassa agevolandone l’accesso: “Aprile potrebbe segnare la ripresa del comparto, si tratta di tenere duro ancora per un po’, ma da soli non ce la facciamo. Anche perché il nostro è un lavoro che richiede tempo e programmazione: la ripresa sarà comunque graduale”.

“La crisi delle agenzie di viaggio e del turismo tutto, soprattutto nelle città d’arte, è drammatica”, commenta il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena. “Finito il teatrino dell’elezione della massima carica dello Stato, la politica deve occuparsi in fretta e bene delle necessità delle imprese di settore, altrimenti rischiamo di assistere a una Caporetto per il sistema turistico. Anche a Verona“.

Qualche sprazzo di luce c’è: la recente direttiva europea che ha invitato i Paesi membri a togliere l’obbligo del tampone in rientro per i possessori di Green pass che effettuano viaggi tra Stati Ue, può agevolare la liberà di spostamento delle persone che temevano l’eventuale quarantena in caso di positività. “E’ già qualcosa, ma abbiamo bisogno di un supporto immediato, adesso, per tirare avanti”, conclude Baldin.

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