Vendono auto che non consegnano mai e intascano 200mila euro

Vendono auto che non esistono: in quattro accusati di truffa aggravata.

In pochi giorni, sono riusciti a vendere la bellezza di otto auto, intascando una cifra vicina ai 200mila euro: solo che, secondo l’accusa, era una truffa, e quelle otto auto in realtà non esistevano. O meglio, sono sparite e non sono mai state consegnate. E’ così che sono finiti nei guai un 30enne veronese e altri tre complici, tutti accusati di truffa aggravata e finiti davanti ai giudici del tribunale di Verona.

Il meccanismo era piuttosto semplice: i quattro nell’ottobre del 2018 hanno pubblicato su un notissimo sito di acquisto-vendita auto (del tutto estraneo alla vicenda) gli annunci con i quali invitavano i potenziali clienti a visionare le auto in vendita. Auto di lusso, da Audi a Maserati e Bmw, non certo utilitarie, che si potevano vedere e addirittura provare nella sede di una concessionaria di Ferrara, la Rinaldi Motors, intestata a un giovane di Verona e regolarmente iscritta alla Camera di commercio di Verona.

Allettati dalle offerte, evidentemente convenienti, almeno in otto ci sono cascati. E hanno versato una consistente caparra, 20 o 30mila euro ciascuno, in attesa della consegna della vettura scelta. Vettura che ovviamente non è mai arrivata a nessuno. E quando i clienti truffati hanno provato a tornare alla concessionaria di Ferrara, si sono trovati davanti a un edificio completamente vuoto, abbandonato. Con i soldi delle caparre finiti su conti off-shore.

Le auto fantasma, secondo la ricostruzione fatta dai pm del tribunale di Verona, avrebbero fruttato al giovane veronese e ai suoi complici la bella cifra di almeno 200mila euro. I quattro si sono però trovati a dover rispondere di truffa aggravata: udienza rinviata a febbraio.

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