“Rapito dalla mamma e portato in Ucraina, rivogliamo il nostro piccolo”

L’appello dei nonni per il piccolo, in Ucraina da 4 anni con la madre.

Una mamma che porta il bimbo con sé, in Ucraina, e un papà e due nonni che non lo vedono da anni. E che cercano di smuovere mari e monti, scrivendo anche al presidente Mattarella, pur di poterlo riabbracciare. Lui, il piccolo, ha cinque anni, e vive da più di quattro anni in Ucraina, nella Repubblica Popolare di Donetsk. Lo sostengono il papà, Simone, e i nonni paterni. Sono stati proprio i nonni a voler accendere un faro sulla “frustrazione e preoccupazione che abbiamo, sia noi che nostro figlio, per questo conflitto che in otto anni ha causato oltre 20.000 morti”.

“Sono anni che non possiamo riabbracciarlo e tenercelo vicino almeno per un certo periodo – spiegano ancora, accorati, i nonni  del piccolo -. La madre del bambino, di Donetsk, rifiuta in modo categorico di venire in Italia: nostro nipote è nato a Carate Brianza il 26 agosto 2016. L’ultima sua residenza in Italia è stata a Caprino Veronese”. Lo stesso paese dove risiede attualmente il papà del bimbo.

Bimbo che è cittadino italiano a tutti gli effetti. “Abbiamo scritto sia al nostro presidente della Repubblica che al Consolato Italiano a Kiev – aggiungono i nonni -. Siamo in attesa di un riscontro. Ci sentiamo impotenti, il bimbo vive in una zona di guerra nella Repubblica Popolare di Donetsk, senza alcun punto di riferimento a livello istituzionale”.

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