Appartamenti affittati a prostitute, il residence in realtà è una casa a luci rosse

Prostituzione a Verona, residence di Ca’ di David è in realtà una casa d’appuntamenti.

Il residence è in realtà una casa d’appuntamenti, e quel via vai sospetto lo fa intuire fin troppo bene: i carabinieri di Ca’ di David hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Verona, nei confronti di due persone indagate per “concorso in esercizio continuato di casa di prostituzione e favoreggiamento della prostituzione”. Nel medesimo contesto, 7 appartamenti di proprietà di uno degli arrestati (e del valore complessivo di circa 900mila euro) sono stati sottoposti a sequestro preventivo poiché ritenuti dimore per “appuntamenti”.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, sono iniziate dopo che i carabinieri avevano iniziato a notare movimenti frequenti e sospetti nei pressi di uno stabile, formalmente adibito a struttura ricettiva. La successiva attività investigativa ha permesso di accertare come il “residence” fosse in realtà una casa di prostituzione, al cui interno dimoravano e operavano varie meretrici, sotto la gestione consapevole del proprietario dell’immobile.

Sino al mese di gennaio, l’organizzazione di questo “giro di prostituzione” ha fatto fruttare rilevanti introiti ai due indagati, atteso che gli stessi affittavano ciascuna abitazione a circa 350/400 euro a settimana, dividendo talvolta le inquiline in fasce orarie, per massimizzare i guadagni ed evitare sovrapposizioni tra gli appuntamenti dei loro clienti.

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