Prof di religione licenziato dal vescovo, arriva la replica della Curia

La Curia di Verona smentisce il “licenziamento”: il contratto scade il 31 agosto.

Non si placa la bufera scatenata dopo la notizia del “licenziamento” di Marco Campedelli, da 22 anni insegnante di religione al liceo Scipione Maffei di Verona. Campedelli, don Marco come lo chiamano i suoi studenti, che per 18 anni è stato anche parroco alla chiesa di San Nicolò all’Arena, sarebbe stato sollevato dal suo incarico per aver replicato con una lettera aperta alla lettera scritta dal vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, a pochi giorni dal ballottaggio per la scelta del nuovo sindaco di Verona.

Un “licenziamento” che ha scatenato un’autentica bufera in città, con la rivolta degli studenti del Maffei, la protesta dei colleghi insegnanti, una petizione per il reintegro di Campedelli, e un sit in di protesta, presidio di solidarietà, organizzato per le 19 di oggi, venerdì, in piazza Dante. In mezzo alla bufera, con qualche ora di ritardo, arriva anche una precisazione da parte della Curia di Verona. La quale spiega, in sostanza, che non si tratta affatto di licenziamento, dal momento che in molti casi i contratti degli insegnanti di religione, tra cui quello di Marco Campedelli, scadono ogni anno il 31 agosto. E quindi eventualmente si tratterebbe di mancato rinnovo dell’incarico.

“Non c’è nessuna procedura di licenziamento in corso da parte del Servizio diocesano per l’Irc nei confronti del sacerdote Marco Campedelli, anche perché il professore don Marco è incaricato annuale, con contratto che parte dal 1 settembre dell’inizio dell’anno scolastico e scade il 31 agosto dell’anno seguente. Quindi il prof. don Marco Campedelli è ancora pienamente in servizio come docente di religione presso il Liceo Maffei”, si legge nella nota della Curia scaligera. Non specifica però, la Curia, che cosa accadrà al contratto di Marco Campedelli dal primo settembre in poi, ovvero se sarà rinnovato o meno.

Note sull'autore