Marmolada, si cercano ancora i dispersi. Identificate le prime vittime, almeno tre sono venete

Continuano le ricerche dei dispersi sulla Marmolada.

Si aggrava il bilancio del drammatico crollo sulla Marmolada: salgono a 7 le vittime accertate. Secondo il Cnsas, il Corpo del soccorso alpino nazionale, i dispersi al momento sono 14, 7 le vittime, 8 i feriti di cui 2 gravi. Sono ancora in corso le verifiche per identificare i proprietari delle 16 auto che attualmente si trovano nei parcheggi di passo Fedaia, ai piedi del ghiacciaio, che da ieri pomeriggio è inaccessibile. Nella notte sono proseguite le ricerche, attraverso speciali droni, alla luce dei grandi fari dei vigili del fuoco, che hanno vigilato anche sui possibili movimenti di altre calotte, e in particolare di quella rimasta in sospeso nei pressi della zona del distacco di ieri.

Al Palaghiaccio di Canazei, il comune Trentino nel cui territorio si trova la Marmolada, è stata allestita la camera ardente per le 6 vittime, per le quali oggi si procederà al riconoscimento, da parte dei parenti che stanno arrivando. Si tratta di tre italiani, dei quali uno di Vicenza e uno di Treviso, entrambi guida alpine, e un cecoslovacco. Anche il terzo italiano identificato sarebbe veneto. Un uomo e una donna non sono stati ancora identificati. Negli ospedali di Belluno, Trento, Treviso sono ricoverati gli 8 feriti.

Zaia a Canazei.

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia sarà presente questa mattina alle ore 12 alla caserma dei vigili del fuoco di Canazei, dove è stata allestita la centrale operativa di coordinamento delle operazioni di soccorso e ricerca in seguito al crollo di ieri sulla Marmolada. All’appuntamento – fa sapere una nota della Regione Veneto – saranno presenti il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che insieme alle autorità locali e ai soccorritori faranno il punto della situazione.

La massa di ghiaccio precipitata a 300 all’ora.

La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della Marmolada è scesa a una velocità di 300 chilometri l’ora”. Così Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento. “È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l’area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco – spiega Fugatti -. Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un’altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell’equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza”.

Aggiornamento.

Sta cambiando il tempo sulla Marmolada. La ricerca dei dispersi, con i droni, iniziata alle 4, rischia di doversi interrompere. Nessun soccorritore può salire ai piedi del ghiacciaio, per motivi di sicurezza. Al momento sono 17 i dispersi accertati e 8 i feriti di cui 2 gravi in terapia intensiva, secondo quanto trapela dalla procura di Trento.

Aggiornamento ore 17.

“Abbiamo 14 persone reclamate dai familiari e che sono disperse. Le auto di cui ancora non conosciamo i proprietari sono 4, due della Repubblica Ceca, una ungherese e una tedesca”. Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, a margine del punto stampa organizzato a Canazei.

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