Manodopera clandestina, sigilli all’azienda tessile già teatro di un tentato omicidio

Manodopera clandestina, denunciato il titolare dell’azienda tessile di Buttapietra teatro nei giorni scorsi di un tentato omicidio.

Manodopera clandestina e lavoro nero, denunciato il titolare di un’azienda tessile di Buttapietra. Nei giorni scorsi, i carabinieri di Verona avevano arrestato per tentato omicidio una giovane 29enne di nazionalità cinese accusata di aver accoltellato la madre mentre si trovava al lavoro in un’azienda tessile di Buttapietra. Dopo l’arresto, la vicenda ha attirato l’attenzione dei carabinieri di Ca’ di David, che insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Verona hanno deciso di eseguire un controllo presso l’azienda, gestita da cinesi.

Dalle ispezioni sono emerse diverse violazioni di natura sia amministrativa che penale in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre che situazioni di lavoratori irregolari. Dalle immediate verifiche effettuate, un operaio è stato sorpreso senza regolare contratto di lavoro, quindi in nero, mentre un altro è risultato addirittura clandestino ed è stato perciò denunciato all’Autorità giudiziaria per “permanenza irregolare sul territorio dello Stato”.

Al titolare dell’azienda tessile è stata contestata l’inosservanza di norme in materia di sicurezza del lavoro, oltre all’inidoneità dell’impianto elettrico e dei macchinari non conformi, e la mancata formazione dei lavoratori, non sottoposti tra l’altro a sorveglianza sanitaria obbligatoria. I locali sono stati trovati in pessime condizioni igienico sanitarie, motivo per cui è stata contestata anche la pulizia e il decoro sui luoghi di lavoro.

Diversi sono stati i lavoratori controllati dai carabinieri di Ca’ di David, e tra questi due sono risultati non in regola: uno perché in nero, mentre l’altro irregolare sul territorio nazionale. Per questo motivo il titolare è stato altresì denunciato per impiego di manodopera clandestina. Le sanzioni comminate sono state complessivamente di 70mila euro circa. È quindi scattata la sospensione dell’attività dell’azienda sia per lavoro in nero e clandestino che per motivi di sicurezza sui luoghi di lavoro. A seguito del controllo, il Comune ha inoltre emesso ordinanza di divieto di accesso e di utilizzo dell’immobile, dichiarato inagibile fin quando non verrà messo in sicurezza.

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