In gita di notte sul Garda, barca alla deriva in mezzo alla nebbia

La Guardia Costiera del lago di Garda recupera una barca alla deriva di notte in mezzo a una fittissima nebbia.

Vanno in giro di notte sul Garda, barca alla deriva in mezzo alla nebbia. Nella serata di ieri, sabato 13 gennaio, due diportisti italiani erano usciti per un giro in notturna dal porto di Lazise con la propria unità da diporto, ma hanno avuto un problema al motore e sono rimasti alla deriva nel basso lago.

I due hanno lanciato un razzo rosso a paracadute, che per il sopraggiungere di un fitto banco di nebbia non è stato notato da nessuno. Anche un loro amico, contattato per raggiungerli con un secondo natante, si è dovuto fermare a circa 1 miglio dalla costa per mancanza di visibilità. A quel punto hanno richiesto soccorso tramite il 1530, numero di emergenze in mare e sul lago di Garda attivo h24. Al quale ha risposto la sala operativa della Guardia Costiera di Salò che coordina le operazioni SAR sull’intero bacino lacuale.

Immediato l’impiego dell’unità di soccorso GCA58, che si faceva largo nella fittissima nebbia, utilizzando le strumentazioni radioelettriche di bordo. Raggiunto il primo diportista alla deriva, l’equipaggio dell’Unità Guardia Costiera, lo affiancava e lo instradava verso la seconda unità da diporto. Raggiunta quest’ultima, che aveva problemi al motore, veniva presa a rimorchio e trasferita a Pacengo di Lazise. Dove entrambe le unità da diporto venivano assicurate all’ormeggio intorno alle ore 22 circa.

Le operazioni di assistenza e soccorso sono state condotte con non poche difficoltà per la scarsissima visibilità presente in zona, sotto i 5 metri. E anche per la temperatura atmosferica percepita che era intorno a zero gradi. Alle attività di ricerca ha partecipato anche un’unità dei vigili del fuoco di Bardolino, a seguito di richiesta formulata dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò al Comando Provinciale di Verona.

“Non avventuratevi nel lago di Garda con scarsa visibilità”.

Tutto bene è quel che finisce bene, ma dalla Guardia Costiera del Lago di Garda rilanciano il messaggio ai diportisti e ai fruitori del lago di non intraprendere navigazioni o attività soprattutto con condimeteo non favorevoli o di scarsa visibilità, che pregiudicano la sicurezza della navigazione e dei diportisti stessi, come in questo caso.

Soprattutto, in caso di emergenza, è fondamentale contattare la sala operativa della Guardia Costiera, tramite il 1530, ovvero il 112 NUE, senza richiedere a terzi assistenza, come avvenuto in questo caso, dove l’amico dei diportisti si è trovato anch’egli in difficoltà, rendendo, quindi, doppia l’attività di soccorso, poi, comunque, portata a termine da parte degli uomini della Guardia Costiera.

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