Entra al Pronto soccorso di Borgo Roma e aggredisce medici e infermieri: fratture e contusioni

Verona, identificato il 40enne di Legnago che dopo essere stato portato al Pronto soccorso di Borgo Roma se l’è presa con medici e infermieri.

È stato identificato dalla polizia il 40enne di Legnago che, ieri notte, dopo essere stato ad una festa nel veronese, in evidente stato di agitazione psicomotoria, è stato accompagnato presso l’ospedale di Borgo Roma da un’ambulanza e una pattuglia dei carabinieri.

Entrato al Pronto Soccorso poco dopo le 2, l’uomo, visibilmente alterato, ha rifiutato l’esame delle urine per verificare l’abuso di droghe. E dopo aver aggredito verbalmente una dottoressa, si è scagliato improvvisamente contro il personale medico-sanitario e la guardia giurata in servizio, inveendo nei loro confronti prima verbalmente e poi fisicamente. Due infermieri e un Oss hanno subito una frattura e contusioni multiple.

In quel frangente, il personale ospedaliero ha chiamato il 113 raccontando quanto stesse accadendo: i fatti che erano stati segnalati alla Sala Operativa della Questura sono stati poi effettivamente riscontrato dagli agenti delle Volanti intervenuti sul posto: l’uomo, in stato di forte agitazione, era steso su un lettino, e urlava contro gli infermieri.

Il 40enne, quindi, è stato subito identificato dai poliziotti che si sono prodigati per riportarlo alla calma e affinché rimanesse in ospedale per eventuali ulteriori accertamenti. Le condotte agite dall’uomo nei confronti del personale sanitario saranno quindi vagliate dall’Autorità Giudiziaria.

I medici: “Inaccettabile”.

“È inaccettabile una violenza tanto inaudita – è stato lo sfogo di Antonio Maccagnani, direttore del Pronto soccorso di Borgo Roma -. Il paziente era appena arrivato e subito si è scagliato contro i sanitari. Chi presta servizio nel turno di notte non può farlo con la preoccupazione per la propria incolumità. L’Azienda sta mettendo in campo da tempo le misure di sicurezza, ma evidentemente non bastano mai. Questo episodio dimostra quanto le professioni sanitarie siano in prima linea, soprattutto nel Pronto soccorso”.

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