Il dramma di Borgo Roma: quel litigio di lunedì, poi i corpi straziati dei coniugi

Il duplice omicidio di Borgo Roma a Verona.

In quell’appartamento di via Aquileia, dove hanno trovato la morte, Giampaolo Turazza e Vilma Vezzaro vivevano con due gatti. Il figlio Osvaldo, 55 anni, fermato con l’accusa di duplice omicidio, abitava a Porto San Pancrazio, con la compagna. Ma dalla casa dei genitori, in Borgo Roma, passava spesso, come raccontano i vicini.

Giampaolo, 75 anni, faceva il ristoratore, ma da quando era andato in pensione a poco a poco si era come chiuso in se stesso, dice chi lo conosceva. Il motore della casa e della famiglia era Vilma, 73 anni, ex segretaria in uno studio di commercialisti. Osvaldo passava spesso a trovarli, e anche lui amava prendersi cura dei due gatti.

Fino a lunedì pomeriggio, quando alcuni vicini di casa hanno raccontato di aver sentito quello che sembrava un litigio. Ma nulla di preoccupante, sembrava, era già accaduto altre volte, una lite in famiglia come ce ne sono tante. Solo che forse quella volta non è andata così. Ieri Osvaldo si è presentato dalla Guardia di finanza, e ha fatto ritrovare i cadaveri dei due coniugi, uccisi a coltellate probabilmente proprio lunedì. In serata è arrivato il fermo del figlio, accusato di duplice omicidio. Sarà l’autopsia, disposta sul corpo dei due coniugi, a stabilire ora esatta e cause della morte.

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