Commercio illegale di pallets, veronese finisce ai domiciliari

Scoperto dalla Guardia di finanza di Parma un commercio illegale di pallets: misure cautelari per cinque soggetti, uno è veronese.

Scoperto dalle Fiamme gialle un commercio illegale di pallets, coinvolto anche un veronese. Nella mattinata di oggi, mercoledì 22 gennaio, la Guardia di finanza di Parma ha eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Parma nei confronti di cinque soggetti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere e frode fiscale. Le misure cautelari comprendono la custodia in carcere per uno degli indagati, arresti domiciliari per tre, uno dei quali è residente in provincia di Verona, e obbligo di firma per un quinto.

L’inchiesta coinvolge 42 persone e oltre 40 aziende sparse tra Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Puglia e Piemonte, accusate di aver orchestrato un sistema di false fatturazioni per operazioni inesistenti, con un giro d’affari illecito stimato in 20 milioni di euro.

Le indagini, condotte attraverso intercettazioni, pedinamenti e analisi finanziarie, hanno svelato un complesso schema fraudolento nel commercio di pallets. Una rete di società filtro, gestite da prestanome, acquistava bancali “in nero” per poi giustificarne l’origine con fatture false emesse da società cartiere. Questi bancali venivano successivamente venduti alla società capofila, una nota azienda di Parma, che operava sia in modo lecito sia attraverso il mercato nero.

Il Gip ha confermato le misure cautelari per prevenire il rischio di reiterazione dei reati. L’operazione ha portato anche al sequestro preventivo di 4,6 milioni di euro.

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