Cinque calciatori accusati di stupro, davanti al giudice i video dei cellulari

Verona, la vicenda dei cinque calciatori accusati di stupro.

E’ una storia che da qualche giorno sta dividendo la città di Verona. Secondo l’accusa, cinque calciatori della Virtus Verona, che milita in serie C, avrebbero stuprato una ventenne veronese: dopo averla fatta ubriacare con la scusa di un gioco di carte, i cinque, di età compresa tra i 21 e i 28 anni, avrebbero quindi violentato a turno la ragazza, una studentessa.

Secondo la versione fornita dai calciatori, invece, si sarebbe trattato di sesso consenziente, senza nessuna violenza e senza l’uso di alcol. I fatti risalgono al gennaio 2020 e sarebbero avvenuti in un appartamento di Verona. I cinque calciatori ora si ritrovano indagati con un’accusa pesantissima: violenza sessuale di gruppo nei confronti della ragazza, studentessa universitaria.

Nei prossimi giorni nel corso dell’udienza preliminare verranno esaminati i filmati ripresi dai cellulari degli stessi ragazzi accusati, nel tentativo di far luce sulla vicenda. Nel frattempo i tifosi della Virtus hanno deciso di schierarsi dalla parte della presunta vittima: “Siamo da sempre schierati con orgoglio in difesa dei diritti umani, contro ogni razzismo, discriminazione, violenza sulle donne e sempre dalla parte di tutte quelle categorie di persone meno tutelate e rispettate – scrivono i tifosi della Virtus Verona, in una nota firmata Virtus Verona Rude Firm 1921 -. Chiediamo pertanto alla società chiarimenti e l’immediata sospensione da tutte le attività sportive dei giocatori coinvolti nella vicenda”.

E anche la società guidata da Gigi Fresco, sulla vicenda, ha rilasciato una nota ufficiale: “La Società Virtusvecomp Verona vanta una storia centenaria fatta di calcio ma soprattutto di solidarietà, impegno sociale e massimo rispetto nei confronti di tutti. Da tanti anni concentra la propria attività tra sport e inclusione ed ha sempre avuto, tra i suoi valori fondanti, proprio il rispetto verso l’altro chiunque esso sia: uomo, donna, bianco, nero, ricco, povero.

In merito a quanto riportato dagli organi di stampa in queste ore, la Società Virtusvecomp Verona intende volontariamente limitarsi a sottolineare come trattasi di una vicenda di natura privata, avvenuta al di fuori del contesto sportivo e per la quale la giustizia sta facendo il suo corso. La Virtusvecomp Verona, una volta venutane a conoscenza, ha mostrato da subito sensibilità ed attenzione limitandosi contestualmente a quanto strettamente di competenza, riponendo massima fiducia nella magistratura ritenuta l’unica in grado di giudicare”.

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