Caserma bollente a Verona: il brigadiere è l’amante della moglie del comandante

Rivalità in amore dentro una caserma dei carabinieri del Veronese: la lite finisce in tribunale.

Caserma bollente a Verona: il brigadiere è l’amante della moglie del comandante. Una torbida vicenda amorosa nata all’interno della caserma dei carabinieri di un grosso centro della provincia di Verona si è conclusa con la condanna per falso di due comandanti di stazione, ma ora per uno dei due il reato, come ha stabilito la Cassazione, è prescritto.

La vicenda, come riporta il Corriere di Verona, risale al 2008, quando nella stessa caserma dell’Arma prestano servizio comandante e brigadiere, rivali in amore. O meglio, il comandante è sposato, ma il suo matrimonio, a quanto pare, scricchiola. Al punto che la moglie, guardandosi un po’ intorno, inizia una relazione extraconiugale con il brigadiere.

I due però non sono molto prudenti, e si fanno scoprire in atteggiamento intimo sia dal marito della donna che da un collega, anch’egli comandante di stazione sempre nel Veronese. A quel punto per il brigadiere scatta il trasferimento per “incompatibilità ambientale”. I due comandanti di stazione, sia il marito tradito che il collega, riportano nel loro rapporto ai superiori che “il brigadiere e la moglie del comandante erano stati visti seduti al tavolo di una gelateria, intenti a consumare una bibita amoreggiando, incuranti dei presenti e mentre le figlie minori della donna giocavano”.

E qui casca l’asino. Perchè in quel giorno, giugno 2008, è stato invece appurato in seguito che le bambine si trovavano in vacanza, e quindi non potevano assistere alla scena dei due amanti in gelateria. Da qui la denuncia per “falsità ideologica in atto pubblico” nei confronti dei due comandanti, che si è poi tradotta nella condanna di entrambi in primo e secondo grado a tre anni e 4 mesi di reclusione per falso.

Solo che ora, mentre il marito tradito ha rinunciato al ricorso in Cassazione, l’altro comandante è andato fino in fondo, e la Cassazione ha annullato la pena per “avvenuta prescrizione del reato”. Quanto ai due amanti, brigadiere e moglie del comandante, non è dato sapere come sia andata a finire la loro relazione.

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