Incendia un pub e fa perdere le tracce: arrestato per un selfie a Lazise

Arrestato a Lazise dai carabinieri un latitante 57enne.

I carabinieri di Lazise hanno tratto in arresto, in esecuzione di mandato di arresto europeo con richiesta di estradizione da parte delle autorità tedesche, C. M.., tarantino, 57 anni, domiciliato in Germania, disoccupato, divorziato, positivo in banca dati, poiché ritenuto responsabile di incendio aggravato. In particolare, la notte tra l’8 e il 9 aprile scorsi, è stato appiccato un incendio al pub cult “Techtel Mechtel” nel centro di Volkach, in Germania. L’edificio è andato completamente distrutto ma fortunatamente i residenti al piano superiore del locale sono riusciti a mettersi in salvo in tempo utile. I vigili del fuoco, prontamente intervenuti, hanno spento rapidamente il fuoco, impedendo che le fiamme si propagassero agli edifici vicini e al piano superiore ma il bar è stato completamente bruciato. Le immediate indagini condotte dalle autorità tedesche hanno consentito di raccogliere una serie di indizi di colpevolezza a carico di C. M. pertanto si sono attivate per procedere al suo arresto. Tuttavia il malfattore, dopo il grave gesto, si è allontanato dal suo domicilio in Germania, facendo perdere le proprie tracce.

Le immediate investigazioni hanno permesso di appurare che lo stesso si era recato verosimilmente sul lago di Garda poiché, nella giornata del 9 aprile, aveva postato una foto sul social network facebook di fronte al castello scaligero di Lazise e, proprio in quel comune, aveva intrattenuto intensi contatti con un soggetto ivi domiciliato. A quel punto, su richiesta delle autorità tedesche, è stato emesso un mandato d’arresto europeo e sono state avviate una serie di indagini congiunte e in collaborazione tra forze di polizia italiane e tedesche per addivenire al suo rintraccio.

L’arresto si inserisce in tale ambito investigativo e, nello specifico, grazie ad una efficace attività informativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Lazise, si è appurato che il predetto si trovava effettivamente sul lago di Garda e stava alloggiando presso l’abitazione di un amico a Lazise. A quel punto i carabinieri si sono portati sul posto per catturarlo ma, al momento del controllo, C. M. non era in casa; tuttavia, nella circostanza, i militari notavano un’auto con targa tedesca parcheggiata nei pressi dell’abitazione e si sono insospettito, ritenendo che verosimilmente potesse essere in uso al latitante. A quel punto, i Carabinieri si sono immediatamente attivati al fine di rintracciarlo e, dopo ore di serrate ricerche e mirati servizi di osservazione, sono riusciti a individuarlo e bloccarlo mentre stava passeggiando tranquillamente sul lungolago di Lazise. L’uomo si è mostrato stupito poiché non immaginava di essere rintracciato a tanti chilometri di distanza dal misfatto ma non aveva fatto i conti con la tenacia degli uomini dell’Arma di Lazise che, sviluppando le informazioni ricevute dagli investigatori tedeschi e italiani, sono riusciti in poche ore a individuarlo e catturarlo.

C. M. è stato quindi tratto in arresto in esecuzione del mandato di arresto europeo e, successivamente, è stato tradotto presso la casa circondariale di Montorio, a disposizione del presidente della Corte d’appello di Venezia. Nella circostanza, l’uomo è stato anche sanzionato ai sensi dei DPCM in vigore poiché aveva fatto ingresso nel territorio nazionale, senza sottoporsi al previsto tampone laringofaringeo.

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