Lavoratori in nero, sigilli e maxi stangata a ristorante etnico

Castelnuovo, sospensione dell’attività e maxi multa per ristorante etnico.

Lavoratori in nero e altre irregolarità, nei guai un ristornate etnico di Castelnuovo del Garda. Il controllo dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Verona ha consentito di individuare inadempienze in materia di lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro quali l’impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro (in nero), la presenza di un distacco illecito con la somministrazione fraudolenta di lavoratori da una ditta con sede legale nel Lazio, nonché irregolarità in materia di salute e sicurezza in relazione ai luoghi di lavoro e alle attrezzature utilizzate: vie di fuga, uscite di emergenza, presenza di inadeguati presidi, assenza di presidi medici.

Sono stati individuati 19 lavoratori di cui 6 sono risultati “in nero”, mentre 13 lavoratori sono risultati oggetto di un distacco irregolare da parte di una società con sede a Roma che assumeva i lavoratori per conto della società che gestiva il ristorante applicando però un contratto diverso da quello previsto per la ristorazione ottenendo così un costo del lavoro inferiore. Gli accertamenti hanno portato a un recupero contributivo per un importo di 40mila euro circa.

Deferito il titolare.

Il titolare del ristorante è stato deferito per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per la somministrazione fraudolenta. Veniva anche sanzionato con la maxi-sanzione per lavoro nero e per distacco illecito, applicata anche la sanzione accessoria della sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero per l’impiego di personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro (per 6 lavoratori). Il rappresentante legale dell’azienda che forniva la manodopera in regime di distacco veniva deferito per la somministrazione fraudolenta e sanzionato per il distacco illecito. Complessivamente sono state irrogate ammende e sanzioni per oltre 130mila euro.

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