Il vicino di casa chiama i carabinieri, colti sul fatto due topi d’appartamento

Bussolengo, carabinieri allertati dal vicino di casa, presi due topi d’appartamento.

Arrestati dai carabinieri due topi d’appartamento, presi in quasi flagranza di reato. Nella serata di sabato 20 novembre i carabinieri di Bussolengo hanno arrestato due cittadini albanesi, M.A. classe 2000 e Q.B. classe 1991, regolarmente residenti in Italia, incensurati, sorpresi nella quasi flagranza del reato di tentato furto aggravato in concorso all’interno di un’abitazione.

La pattuglia, nel corso di un servizio di perlustrazione, veniva inviata in via Redipuglia, a Bussolengo, da dove un privato cittadino aveva appena segnalato il tentativo di furto presso l’abitazione di un vicino di casa. I militari, che si trovavano proprio a poca distanza dal luogo, giunti sul posto, notavano uscire in frettolosa retromarcia un’autovettura Bmw X5 di colore nero che veniva prontamente fermata.

I due giovani identificati.

Sul veicolo venivano identificati  i due giovani albanesi che, dalle prime descrizioni fornite dal cittadino, corrispondevano perfettamente agli autori del tentativo di furto appena avvenuto. Gli immediati accertamenti svolti consentivano di appurare che i due malviventi si erano introdotti poco prima all’interno di un condominio e stavano cercando di scardinare la porta di ingresso di uno degli appartamenti. Gli stessi venivano però disturbati dalla presenza di un vicino di casa che li aveva notati proprio mentre stavano armeggiando vicino alla porta di un appartamento.

Lo stesso riferiva che era stato anche minacciato dai due e invitato a rientrare dentro la propria abitazione. Cosa che l’uomo faceva immediatamente, chiamando però al contempo i carabinieri che, giunti sul posto, intercettavano e bloccavano i due malfattori. In considerazione degli elementi raccolti e ricorrendo la quasi flagranza del reato di tentato furto in concorso in abitazione, gli stessi venivano dichiarati in stato di arresto e portati in caserma. Terminate le operazioni di fotosegnalamento, venivano portati presso le rispettive abitazioni di residenza, in attesa del giudizio con rito direttissimo fissato per la mattinata odierna presso il Tribunale di Verona. Al termine del processo, l’arresto veniva convalidato, i difensori chiedevano i termini di difesa e i giovani  venivano rimessi in libertà.

Note sull'autore