Ciclismo e territorio: a Bussolengo l’incontro con il fondatore dell'”Eroica”

Bussolengo, serata con Giancarlo Brocci ne “Dall’Eroica alle Strade bianche, il ciclismo come opportunità di sviluppo per il territorio”.

Il ciclismo come esperienza di vita: venerdì 15 alle 20.30, nell’aula magna della scuola Beni Montresor a Bussolengo, si terrà un incontro con Giancarlo Brocci, ideatore e fondatore dell’Eroica, l’evento unico al mondo che ogni anno porta a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, migliaia di appassionati delle due ruote a pedali. Un evento che oggi, oltre che sul percorso originario, viene replicato con la stessa passione in altre regioni italiane e in California, Svizzera, Germania, Olanda e Giappone.

“Giancarlo Brocci”, sottolinea l’assessore alla cultura del comune di Bussolengo Valeria Iaquinta, “ha saputo dare vita ad un evento che valorizza l’idea di un ritorno al ciclismo di un tempo, con percorsi che si svolgono in buona parte su strade bianche e biciclette d’epoca. Abbiamo accolto con piacere l’idea di ospitare a Bussolengo questa bella iniziativa che ci offrirà la possibilità di discutere di cicloturismo, non solo come opportunità per gli appassionati, ma soprattutto come strumento per sviluppare un turismo lento e responsabile, che porti occasioni di sviluppo per il territorio promuovendo anche un nuovo approccio alla valorizzazione dei beni culturali, della storia e delle tradizioni che sono parte della sua identità». 

Con Brocci, anche giornalista e scrittore, autore di una splendida biografia su Gino Bartali, dialogheranno Isaia Spinelli, presidente di Mental green, e Beppe Muraro, giornalista, già inviato Rai.

Tra passione e promozione turistica.

Nata nel 1997 a Gaiole in Chianti, con la partecipazione di 92 “eroici” appassionati, in questi 25 anni l’Eroica è cresciuta fino a diventare un vero e proprio movimento, una sorta di marchio di fabbrica per chi vive la bicicletta. Un evento che, dieci anni dopo la sua prima edizione, è stato “adottato” anche dal ciclismo professionistico, tanto che oggi le “Strada bianche” è un appuntamento che viene considerato alla stregua delle durissime e celebrate “classiche del nord”.

Un vero e proprio fenomeno che ha creato in Toscana un circuito fisso, fatto soprattutto di strade bianche, che viene percorso in ogni stagione dell’anno da centinaia di migliaia di ciclisti, cicloturisti e cicloamatori, producendo per il territorio un indotto straordinario in termini di opportunità di sviluppo turistico, economico e di posti di lavoro, difesa dell’ambiente e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e umano per tutto il territorio. Un’esperienza che può essere replicato anche in altre zone a vocazione turistica.

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