Perde le chiavi del Comune di Brenzone, ma non dovrà pagare

Perde le chiavi del Comune di Brenzone, ma non dovrà pagare le nuove serrature.

Una vicenda curiosa e complicata ha coinvolto il Comune di Brenzone, si tratta dello smarrimento delle chiavi del municipio. La storia, come spiegato sul giornale L’Arena, iniziata nel 2019 si è conclusa da poco con una sentenza del giudice di pace di Verona, che ha dato ragione a Aldo Veronesi, allora consigliere di opposizione.

Tutto è cominciato quando il sindaco appena eletto, Davide Benedetti, chiese al vicesindaco uscente Veronesi, di restituire le chiavi del municipio. Veronesi però, non poteva farlo: le aveva perse e aveva presentato regolare denuncia di smarrimento. Il Comune, non avendo più le chiavi, decide allora di cambiare tutte le serrature, sostenendo un costo che voleva poi addebitare a Veronesi.

La vicenda è arrivata davanti al giudice di pace dopo che l’amministrazione comunale aveva emesso un decreto ingiuntivo per chiedere il rimborso. Veronesi, però, ha fatto ricorso, sostenendo che la richiesta non era corretta.

Il giudice, con una sentenza di maggio 2023, ha stabilito che la situazione non era gestita nel modo giusto dal Comune. Ha spiegato che le chiavi erano state consegnate ai consiglieri in comodato, quindi per chiedere un risarcimento sarebbe servito un passaggio legale preciso, con una dichiarazione ufficiale di inadempimento. Non avendo seguito questa procedura, il Comune non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per cambiare le serrature.

Di conseguenza, il giudice ha revocato il decreto ingiuntivo e ha condannato il Comune a pagare le spese legali di Veronesi, cioè 419 euro.

Non è la prima volta che il municipio si trova a dover affrontare questioni simili. Poche settimane fa, infatti, un altro rimborso di 650 euro è stato riconosciuto al vicesindaco Tommaso Bertoncelli.