Dal bar ai concerti: la guida al Green pass a Verona dopo il decreto

Le nuove regole del Green pass a Verona.

Alla fine è passato il Green pass all’italiana: basterà infatti una sola dose di vaccino per ottenere la certificazione che dal 6 agosto diventerà il lasciapassare per tantissime cose: ci permetterà di andare in vacanza e al ristorante (al chiuso), ai concerti e allo stadio, fino alla piscina. Per scaricare il documento bisogna ricevere un sms con il codice, che arriva dopo aver fatto il vaccino, inserire il codice sulla pagina dgc.gov.it o sull’app Immuni. Chi ha già, invece, l’app Io non dovrà fare nulla: il Green pass comparirà nel borsellino direttamente. Come lo potrà ottenere direttamente chi è guarito dal Covid e ha un certificato di guarigione o facendo un test molecolare o antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti.

Le ultime disposizioni.

Saranno queste le uniche condizioni per potersi sedere al tavolo interno di un bar o ristorante, andare a eventi o concerti, ma anche entrare in piscina, andare in palestra o fare sport di squadra e tante altre cose, a Verona, in tutto il Veneto e anche in tutta Italia, in base al nuovo decreto del governo. La certificazione è obbligatoria a partire dai 12 anni e per venire incontro a tutti quei giovani che ancora non hanno potuto fare il vaccino non per scelta, ma perchè le dosi non c’erano e sono in lista d’attesa. Inoltre a Verona e in Veneto è possibile fare tamponi in tutti i centri vaccinali, compresi quelli dell’Ulss 9, gratuitamente e senza prenotazione.

Scuole e trasporti.

Ma la vera rivoluzione nell’uso del Green pass è attesa da settembre. Servirà anche se si vuole prendere non solo un treno o un aereo, ma anche per spostarsi con il bus, dove resterà, comunque, l’obbligo della capienza ridotta e della mascherina per tutta la durata del viaggio. Una misura che anticiperà probabilmente quella delle scuole, dove il certificato sarà obbligatorio per gli insegnanti e probabilmente anche per gli studenti a partire dai 16 anni.

Le vacanze e i colori delle regioni.

Nel decreto non vengono, invece, introdotte misure restrittive agli spostamenti tra le regioni, fatta eccezione per quelle dei colori delle zone, che vengono ricalibrate, tendendo conto dell’occupazione dei posti letto in ospedale. Evitando così a Verona e al Veneto quella zona gialla che, numeri di contagi alla mano, con le vecchie regole avrebbe dovuto avere già dalla prossima settimana. In pratica, in base alle nuove regole una regione entrerà in zona gialla quando ci sarà un’occupazione dei reparti ospedalieri del 15% e del 10% delle terapie intensive. Con il 20% di terapie intensive occupate ci sarà il passaggio dalla zona gialla a quella arancione, mentre con le terapie al 30% si passerà in zona rossa.

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