Ucraina, Zaia: “Ci aspettiamo l’arrivo di un milione di profughi in fuga dalla guerra”

Luca Zaia sulla guerra in Ucraina e la situazione Covid in Veneto.

Guerra in Ucraina, il Veneto si prepara all’arrivo di un milione di profughi. “Ci danno una previsione di 750mila, un milione di profughi verso l’Italia. Siamo molto preoccupati, il conflitto non sta prendendo una bella piega. Per noi è intollerabile una simile aggressione, speriamo che la diplomazia abbia la meglio. Auspichiamo che i grandi del mondo intervengano per la pace. Ci preoccupa la condizione del popolo ucraino, fin dal primo giorno abbiamo dato la massima disponibilità all’accoglienza”: lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia dalla sede della Protezione civile di Marghera.

“Stiamo ragionando se portare una trentina di bimbi oncologici dall’Ucraina nei nostri ospedali – ha aggiunto Zaia -. I posti ci sono. Si sta lavorando per decreto della Protezione civile per stabilire chi fa cosa. Stiamo preparando piani di emergenza regionali, siamo con il Friuli e il Trentino la porta di ingresso per i profughi, che sono per la maggior parte donne e bambini. E l’80% degli arrivi è per ricongiungimenti amicale o parentale. Ma vanno aiutati, da un punto di vista sanitario ed economico. E va data loro anche la possibilità di superare l’ostacolo del Green pass, con un tampone, per i viaggi da punto di partenza a punto di arrivo”.

E poi c’è il tema del lavoro, aggiunge Zaia: “Ci sono alcune categorie per le quali mancano lavoratori. E’ un dato oggettivo, e quindi se un profugo chiede di lavorare, naturalmente con le regole che sono uguali per tutti, non vedo perchè non lo si debba fare. Questa è una tragedia, che ci tocca da vicino, forse qualcuno non ha ben capito cosa significa essere profugo”, ha concluso Zaia.

Situazione Covid.

Per quel che riguarda il Covid, invece, la situazione è in netto miglioramento. “Negli ospedali stiamo raggiungendo i minimi di ricoveri dell’estate 2020. Probabilmente non avremo mai zero ricoverati Covid, ma se tutto va bene gli ospedali non andranno più in sofferenza”.

“Il modello matematico ci dice che tra 7 giorni avremo 47 pazienti in terapia intensiva e 495 in area non critica. Oggi Rt è 0,80, occupazione area medica 9%, terapia intensiva 5%. Sulle vaccinazioni si va un po’ a rilento”.

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