Il turismo dopo la Pandemia di Covid-19: le tendenze del momento

Come è cambiato e cambierà il turismo dopo la Pandemia di Covid-19? Viaggiare è quanto di più bello possa esserci: un’occasione per riscoprire se stessi, per incrementare il proprio bagaglio culturale. Ed è proprio così: è il momento in cui si va verso una nuova avventura. Tuttavia, a causa del Covid, il settore del turismo si è ritrovato costretto a piegarsi al distanziamento sociale, al cambiamento dettato dalle esigenze di prevenire il contagio e all’adozione di misure importanti.

Naturalmente, tutto ciò ha cambiato in parte le destinazioni e i desideri dei turisti e ha posto l’accento sulla possibilità di vivere il turismo in modo ecologico e sostenibile. Sembra proprio che ci sia voglia di riscoprire la bellezza della natura, una tendenza che sta conquistando un po’ tutti. Le principali tendenze del mondo dei viaggi ci parlano in ogni caso di “revenge travel”.

In poche parole, dopo l’anno difficile e il lockdown, sempre più persone hanno bisogno di fare nuove esperienze. Si affidano al web per prenotarle, magari attraverso delle piattaforme specifiche che permettono di risparmiare e di rientrare nel budget. Da anni Groupon, ad esempio, offre pacchetti viaggio o esperienze con ingressi open a prezzi scontati. Questo lo rende molto utile in questo periodo di chiusure improvvise. Infatti, era già un punto di riferimento, ma lo è diventato ancor di più durante la pandemia, permettendo ai suoi clienti di approfittare del codice sconto Groupon per prenotare un’esperienza in giro per l’Italia, o magari andando alla riscoperta delle tradizioni culinarie di un tempo e optando per uno dei trend del momento.

Undertourism, una tendenza sempre più diffusa

Che cos’è l’undertourism e perché è così apprezzato al momento? Semplice: permette di riscoprire delle mete poco frequentate, e pertanto è adatto all’epoca “post-covid”. C’è da dire che gli italiani si sono abituati a essere un po’ in disparte, e c’è chi non vuole proprio trovarsi in mezzo alla folla. L’undertourism è uno dei trend più amati perché consente di scoprire le bellezze del mondo senza doversi per forza accalcare.

Tornano in tendenza le navi da crociera

Non era più una tipologia di vacanza enormemente apprezzata, anzi. Poco prima della Pandemia di Covid-19, i viaggi in nave da crociera si erano leggermente ridotti, perché le persone preferivano prenotare vacanze last minute, senza essere obbligati per forza a fermarsi mediante le tappe. Ora, però, c’è quella voglia di farsi guidare, di prendersi dei mesi per mare. È il revenge travel, ovvero quel desiderio ardente di tornare a viaggiare ed esplorare il mondo.

Gli italiani preferiscono il viaggio domestico

Oltre alla possibilità di partire per mete inesplorate o poco affollate, molti italiani stanno preferendo al momento riscoprire le bellezze italiane. Sì, l’organizzazione delle ferie in Italia è diventata molto in voga, probabilmente dovuta anche alle varie restrizioni in giro per il mondo. In qualche modo si rimane “a casa”, ma allo stesso tempo si visitano città d’arte o di mare, perché l’Italia è pur sempre una terra meravigliosa.

Holiday working, un fenomeno nuovo e in aumento

Dopo la pandemia di Covid-19 e l’aumento dello Smart Working, stiamo assistendo a un vero e proprio incremento dell’Holiday Working, quasi una sua naturale conseguenza. Che cos’è? Sostanzialmente, dal momento in cui molte persone si ritrovano a lavorare sul PC, cercano di prendersi una vacanza, di combinare in qualche modo il lavoro da remoto alla possibilità di vivere avventure emozionanti in giro per il mondo. Dà la possibilità di visitare posti nuovi, di essere più liberi e fare esperienze importanti, accrescendo il proprio bagaglio culturale.

Aumentano le prenotazioni di garanzie di viaggio

Fino a non poco tempo fa, molti italiani sottovalutavano totalmente la possibilità di richiedere delle garanzie extra di viaggio, e l’assicurazione era quasi sempre messa da parte. Lo scenario turistico dopo il Covid-19, tuttavia, ha in qualche modo influito sul senso di responsabilità, che ora non viene affatto meno. Sì, il turismo del futuro è decisamente meno “rischioso”. Si vuole in ogni caso puntare su viaggi che possano sorprendere e rilassare.

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