“Siamo sfiniti, i pazienti sono aggressivi”: grido d’allarme dei medici veronesi

Covid, punto dell’Ulss 9 con i medici di medicina generale.

Il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi ha fatto questa mattina il punto della situazione Covid e contagi a Verona, affiancato in streaming da alcuni medici. “In questo momento siamo stabilmente sopra i 25 mila tamponi quotidiani – ha detto Girardi – solo ieri ne abbiamo fatti 29 mila. A fronte di questi abbiamo trovato 4.026 positivi, mentre le persone positive riferite a ieri sono 3.613. Si comincia a vedere qualche segnale di decrescita, ma c’è però una variabile importante, ovvero l’apertura delle scuole, che reputo personalmente necessaria, ma che ci porterà a un probabile aumento dei casi”. 

Il bollettino: “Attualmente in area critica negli ospedali veronesi ci sono 48 persone, di queste 27 non sono vaccinate, 2 con una dose sola, 7 il ciclo completo, 2 il booster. Sono 321 in altri reparti, 144 le persone non vaccinate, 116 i vaccinati di cui 50 con booster. Ovviamente però in totale i vaccinati sono molto più dei non vaccinati, quindi i dati vanno rapportati a questo. Per fare il tracciamento dovremmo contattare più di 30mila persone al giorno”.

L’allarme dei medici.

Franco Bertaso (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani): “Stiamo affrontando una situazione eccezionale, in una settimana si sono raddoppiati i casi di positività e seguire tutto è un’impresa. Tutte le nostre linee sono intasate. Facciamo 15 ore al giorno. Dovremmo avere almeno il doppio del personale e il raddoppio delle linee telefoniche. Siamo sfiniti”.

Pierluigi Godino (Sindacato Medici Italiani): “Una notevole mole di lavoro massacrante ed enorme. Le difficoltà sono tante. Chiedo che i pazienti capiscano quello che stiamo affrontando”.

Franca Mirandola (Federazione Italiana Sindacale dei Medici Uniti): “L’aggressività dei paziente è pesante, abbiamo un sacco di pratiche burocratiche che potrebbero essere snellite. E abbiamo anche pazienti con altre patologie da seguire, non c’è solo il Covid”.

Note sull'autore