Sboarina e Mazzi, appello per l’Arena: “In 6mila e fino a mezzanotte”

L’appello di Sboarina e Mazzi per l’Arena di Verona.

Federico Sboarina, sindaco di Verona e presidente della Fondazione Arena, e Gianmarco Mazzi, amministratore delegato della società Arena di Verona srl e direttore artistico per i concerti “live” e gli eventi tivù all’Arena, lanciano un appello per allargare la platea all’interno dell’anfiteatro. E allungare l’orario.

“L’11 maggio 1946 la Scala di Milano riaprì al pubblico dopo la Liberazione – scrivono -. A settantacinque anni di distanza, nel difficile periodo che tutti viviamo, l’Arena di Verona si batte per riaprire. L’11 maggio il Volo sarà a Verona per lanciare l’evento del 5 giugno in onore di Ennio Morricone e, nell’occasione, canterà all’Arena il “Canto degli Italiani”, che verrà trasmesso in tivù il 2 giugno, per la Festa della Repubblica”.

“Facciamo questo appello – proseguono – con un obiettivo, alla portata nostra e delle nostre autorità: che l’Arena di Verona, per non morire, possa accogliere nei suoi spettacoli almeno 6 mila spettatori fino a mezzanotte, e che il suo primo evento internazionale, “Il Volo – Tribute to Ennio Morricone”, in programma sabato 5 giugno e trasmesso in Italia e negli Stati Uniti d’America, possa avvenire con tale presenza di pubblico, per diffondere all’estero un’immagine incoraggiante del nostro Paese”.

E poi l’appello di Sboarina e Mazzi prosegue con un elenco di “dieci buone ragioni” per aprire l’Arena fino a 6mila spettatori, e fino a mezzanotte. Eccole.

1. L’Arena di Verona è un monumento simbolo internazionale di rinascita per la cultura in Italia.

2. Da più di cento anni è organizzata per accogliere spettacoli.

3. È il più capiente anfiteatro a cielo aperto del mondo. In epoca romana conteneva 30 mila spettatori, oggi ne può ospitare oltre 15 mila, tutti seduti, e può arrivare a sfiorare i 18 mila, come accadde con lo spettacolo di Claudio Baglioni nel 2018. Alla sommità delle sedute del pubblico misura 152 metri per 123.

4. Non esistono luoghi di spettacolo più aperti dell’Arena di Verona. Nemmeno gli stadi lo sono, poiché hanno gli spalti coperti.

5. Nel 2020, in piena pandemia, l’Arena di Verona ha saputo organizzare eventi con capienza fino a 4.000 persone e non si è verificato alcun caso di contagio. Nemmeno uno.

6. L’Arena di Verona ha presentato alle Autorità un protocollo di sicurezza dove, in 55 pagine, vengono minuziosamente descritte tutte le regole e le procedure a tutela dello spettatore.

7. La massima sicurezza è garantita sin dall’arrivo nella grande Piazza Bra, antistante l’Arena e, poi, in tutte le varie fasi: quella di ingresso all’Anfiteatro attraverso venti varchi, durante la permanenza allo spettacolo con il rispetto del metro di distanziamento, nell’accesso ai servizi e al momento del deflusso regolato. Tutto avviene sempre in spazi aperti.

8. Autorizzare gli spettacoli all’aperto, mantenendo il cosiddetto coprifuoco alle 22:00, è un paradosso; è del tutto evidente che questi spettacoli, nei mesi caldi da giugno a settembre, nascono per la partecipazione del pubblico dopo il tramonto del sole, anche per ragioni di benessere; il cinema all’aperto necessita addirittura di un’oscurità pressoché totale.

9. Per il 2021, proponiamo di fissare la conclusione degli spettacoli alle ore 24:00, inderogabilmente.

10. Proponiamo, poi, che gli spettatori possano tornare in sicurezza e tranquillità alle loro case, utilizzando come autocertificazione il biglietto d’ingresso dove sono riportati il nome del titolare e tutti i dati che servono alle forze dell’ordine per le necessarie attività di controllo.

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